Nei giorni scorsi la struttura avevano già annunciato che avrebbero utilizzato un servizio esterno per la sicurezza. Berlusconi è arrivato con un leggero anticipo, è sceso dall’auto davanti all’ingresso indossando t-shirt e giacca blu con una spilletta di Forza Italia sul bavero e non ha detto nulla alla schiera di giornalisti, fotografi e operatori che lo aspettavano oltre le transenne. Per vederlo oggi c’è anche chi è venuto apposta come una famiglia arrivata dal quartiere milanese di Baggio con un bimbo nel passeggino. “Siamo innamorati di lui – hanno spiegato -. Il presidente poteva dargli benissimo la grazia. E’ una buffonata”.
Un contestatore è stato allontanato dopo l’arrivo di Berlusconi: è Pippo Fiorito della Cub, che urlava ”Noi lavoratori italiani abbiamo un sogno nel cuore: Berlusconi a San Vittore”. L’uomo è stato allontanato.
Fiorito, che indossava una tuba nera e un nastro giallo della ‘May Day Parade’, ha contestato l’ingresso dell’ex premier nella struttura di Cesano Boscone, gridando ”Gli italiani hanno un sogno nel cuore, Berlusconi a San Vittore’. ”Come tutti i ‘mariuoli’, gli evasori, deve finire in manette – ha detto poi il sindacalista, circondato dai cronisti, mentre gli uomini della sicurezza lo accompagnavano fuori dalla struttura -. La Cub è il nostro primo sindacato in Sacra Famiglia e qui i dipendenti non lo vogliono”. ”Noi – ha concluso – non smetteremo di lottare, finché da qui non se ne va”.
”La condanna di Berlusconi ai servizi sociali è una ferita grave per la democrazia. Il fatto che lui non possa essere in prima persona impegnato e candidato in campagna elettorale è molto pesante”. Lo ha detto Raffaele Fitto. “Questo per noi – ha aggiunto – è uno stimolo per moltiplicare il nostro impegno. La sua impossibilità ad essere candidato e di essere presente sul territorio ci indica la necessità di lavorare in modo maggiore”.