Calabria, vertenza forestali: 400 delegati manifestano presso l’assessorato alla forestazione

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images“La Flai Cgil Calabria – riporta una nota dell’organizzazione sindacale– ha manifestato ieri, 15 maggio 2014, insieme con oltre 400 delegati forestali, presso l’Assessorato regionale alla Forestazione, non solo per l’annosa questione dei salari – che comunque vengono pagati sempre in ritardo – ma per riaprire concretamente una discussione sul futuro del settore.

Sosteniamo da sempre che la Calabria abbia bisogno di forestazione vera, che curi il territorio e lo salvaguardi. La Calabria ha bisogno di un piano di ammodernamento del settore, di nuove figure professionali e di novità programmatiche che sviluppino le nuove tematiche ambientali.

Il futuro lavoro forestale deve poggiare su più certezze: finanziarie e gestionali.
Calabria Verde, la nuova azienda che gestirà oltre 5000 lavoratori forestali, dovrà essere la novità che rilancia e riqualifica il settore, con politiche di forestazione utili, produttive e sostenibili.

La nostra sfida, dunque, è sul futuro.

Nella scala delle priorità delle politiche regionali, non sappiamo in quale posizione sia collocato il settore forestale. Secondo noi, dovrebbe occupare i primissimi posti, anche perché 8000 stipendi per 8000 lavoratori sono senza ombra di dubbio un importantissimo elemento di dinamicità economica.

Il tavolo di discussione che apriremo il 29 maggio prossimo va benissimo (anche se avremmo preferito che l’Assessore alla Forestazione fosse stato presente all’incontro di ieri 15.5.2014 con la nostra Organizzazione sindacale). Assegniamo a questo tavolo la responsabilità di avviare un percorso che trovi le più adeguate soluzioni alle sfide ancora aperte. E’ ormai improcrastinabile avviare corsi formativi – con l’utilizzo dei Fondi Europei – per giovani disoccupati, per formare nuove figure da immettere nel settore.
Il 29 maggio va concretizzato l’impegno di approvare, in sede di seduta consiliare per la variazione di bilancio, la delibera di 60.000.000,00 di euro che consentirebbe ai lavoratori di chiudere l’anno in tranquillità; altrimenti saremo costretti a presidiare la sede del Consiglio regionale il 3 giugno 2014, giorno della seduta”.

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