Università, cresce la cooperazione tra gli atenei di Reggio e Messina: 3 protocolli comuni

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StrettoWeb

4Si è svolta stamattina presso la sede centrale dell’Università di Messina, in Piazza Pugliatti, la conferenza stampa per la presentazione dei nuovi protocolli d’intesa tra l’ateneo messinese e quello reggino. Sembra crescere, insieme ai progetti di mobilità per l’area dello Stretto, anche la progettualità del sapere e della cultura tra le due città; e l’avvio dei nuovi protocolli ne danno reale conferma.

Alla presenza del rettore dell’Università di Messina, dott. Navarra, del rettore dell’Università di Reggio Calabria, prof. Catanoso, insieme ai direttori generali, dott. De Domenico e dott. Zimbone, sono stati presentatii tre nuovi protocolli.

A seguito delle delibere dei senati e dei CdA dei due ateni, partiranno per l’anno in corso fino al 2015 tre protocolli: uno rigurada la formazione del personale tecnico-amministrativo d’ateneo e coinvolge oltre a Reggio e Messina, anche altre cinque sedi universitarie del sud Italia; un secondo protocollo riguarda la gestione dei servizi bibliotecari che saranno messi in rete coinvolgendo anche l’università di Catanzaro; infine, il terzo protocollo rivisita l’offerta formativa rivolta agli studenti.

Il professor Navarra ha sottolineato come le due università vogliano creare un ‘ponte’ tra Messina e Reggio, culturale ovviamente per rilanciare l’importante attività svolta dallo storico ateno messinese e dal più giovane ateneo reggino. Inoltre, ha spiegato come tutti e tre i protocolli siano partiti da ‘un’iniziativa dal basso’, ovvero dalle esigenze e necessità sia degli studenti che dei professori.

Il professore Catanoso ha esordito con un quadro generale sulle università in Italia, che con le recenti manovre economiche della spending review, hanno subito tagli del personale e dei finanziamenti consistenti. Inoltre, ha sottolineato come sia ormai necessario creare un legame più forte tra università e impresa, e anche le università del Sud non devono restare indietro a livello di preparazione degli studenti. I Protocolli, quindi, nascono in tal senso.

Il direttore Zimbone ha invece spiegato che se nei prossimi due anni i protocolli avranno successo, e se il MIUR darà il proprio benestare, arriveranno altri fondi per la crescita dell’efficienza delle università dello Stretto.

Resta ora l’attuazione dei tre protocolli, e che il cambiamento della qualità dei servizi sia davvero tangibile e alla portata di tutti gli studenti, che spesso lamentano disservizi e poca efficienza delle performance generali degli atenei.

 

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