Trapani: facevano furti tra le tombe, un arresto e una denuncia

StrettoWeb

La loro specialità criminale era tanto efficace quanto odiosa: borseggiare le anziane signore mentre piangevano i propri cari, all’interno del cimitero di Trapani. I carabinieri, al termine di una articolata indagine, scaturita dalla denuncia di una delle vittime, hanno però messo fine all’attività dei due fratelli trapanesi Carlo e Salvatore Scibilia. I due fratelli infatti, aggirandosi nei viali del cimitero, fingendosi tristi e affranti, dopo aver adocchiato la vittima, approfittando di un attimo di distrazione, con consumata abilità si impossessavano della borsa lasciata per appena pochi attimi incustodita. Un’anziana vedova, in particolare, si era rivolta in lacrime ai militari, denunciando che qualche giorno addietro aveva subito il furto della borsa che aveva appoggiato nei pressi della tomba del marito, dove si era raccolta in preghiera. I carabinieri si sono subito messi sulle tracce dei malviventi, eseguendo anche servizi di osservazione all’interno dei viali del cimitero, confondendosi perfettamente tra i vari visitatori, portando addirittura anche dei mazzi di fiori per “mimetizzarsi” meglio. L’attività investigativa ha permesso ai carabinieri di acquisire elementi a carico dei due fratelli, uno dei quali in passato aveva commesso reati con modalità simili. Ieri sera però l’epilogo: i carabinieri, infatti, in esecuzione alla misura cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Trapani, hanno tratto in arresto Carlo Scibilia, che è stato condotto in carcere, mentre il giovane fratello è stato solo denunciato a piede libero.

Condividi