Lo studio del Politecnico descrive anche le abitudini delle persone che navigano con un dispositivo mobile: uno su tre ha scaricato app a pagamento sul proprio smartphone; uno su cinque ha acquistato almeno un prodotto o servizio; quattro su cinque interagiscono con la pubblicità dai dispositivi mobili; uno su due vorrebbe utilizzarli anche come strumento di pagamento al posto della carta di credito. Continuando ad approfondire i dati della ricerca, emerge che crescerà la crescita del “Mobile Commerce” (dagli attuali 1,2 miliardi si arriverà nel 2016 a oltre 7 miliardi); si svilupperà il mercato del “Mobile Proximity Payment”, ossia dei pagamenti in prossimità fatti con lo smartphone (questo mercato nel 2016 potrebbe valere circa 4 miliardi di euro) a cui si aggiunge il mercato dei “Mobile Pos”, cioè le transazioni legate a beni e servizi che verranno accettate da dispositivi mobili (potrebbero valere circa 2 miliardi di euro). Infine, si deve dire che si punta molto sul mercato abilitato dagli “oggetti intelligenti”, in particolare le auto connesse, che potrebbero portare il valore di questo mercato nel 2016 a 1,6 miliardi di euro (+80% in 3 anni).
“Questa domanda ha abilitato opportunità innumerevoli per le imprese per gestire via mobile la relazione con i propri consumatori e per automatizzare e rendere più efficienti i propri processi aziendali. Sta sviluppandosi quindi una nuova porzione di economia che chiamiamo Mobile & App Economy – ha affermato Andrea Rangone, Coordinatore Osservatori Ict del Politecnico di Milano. “Questo mercato – ha aggiunto – è destinato a crescere grazie soprattutto alla spinta generata dall’utilizzo crescente di soluzioni di Mobile Commerce e Mobile Payment“.