Regione Calabria, progetto legge su animale d’affezione e reati maltrattamento

StrettoWeb

images11“Anche la Regione Calabria si appresta a recepire le nuove modifiche normative intervenute in ambito nazionale in materia di anagrafe canina, prevenzione randagismo e protezione degli animali”. E’ quanto annuncia il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera, che proprio ieri ha depositato presso la Segreteria Generale dell’Assemblea di palazzo Campanella, un progetto di legge destinato ad armonizzare la normativa regionale con le nuove norme aggiunte di recente, frutto di un preciso accordo nella Conferenza Stato-Regioni, riguardanti il benessere degli animali da compagnia, le pet-terapy e quelle riguardanti la materia dell’identificazione e registrazione della popolazione canina.
“Una proposta che prende anche in considerazione e ingloba – sottolinea il consigliere Giovanni Nucera – le recenti modifiche al Codice Penale, previste nella legge 20 luglio 2004, n. 189 recante “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzati” che hanno aggiunto una serie di reati riguardanti i “delitti contro il sentimento degli animali”.
“E’ un avanzamento di civiltà della legislazione regionale calabrese – commenta l’on. Giovanni Nucera – che pone la Calabria tra le regioni più impegnate e sensibili nel contrastare il fenomeno dell’abbandono e del maltrattamento, anche per fini scientifici, come previsto di recente, degli animali. Ma c’è anche grande attenzione verso le Associazioni protezionistiche per le quali si prevede di facilitare l’iter del loro riconoscimento per l’iscrizione all’apposito albo regionale e la relativa nomina dei loro associati a Guardie zoofile”.
“E’ un modo anche questo – conclude Nucera – per rispondere alla richiesta sempre più pressante di leggi chiare e aggiornate sulle competenze regionali, ma anche di una burocrazia che non soffochi coloro i quali, siano essi singoli cittadini, associazioni, o imprese, si impegnano anche in attività di volontariato e di sostegno alle attività di vigilanza e controllo di competenza statale, attuando di fatto il principio della “sussidiarietà orizzontale” previsto dalla Costituzione”.-

Condividi