Reggio, presentazione Progetto Horus III

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Presentazione Horus III all’Università Mediterranea:

Il Progetto HORUS III, proposto dall’Associazione Magna Grecia Aerospace è stato possibile grazie al contributo della Provincia di Reggio Calabria che lo ha valutato idoneo alla valorizzazione della cultura scientifica tra i giovani studenti del nostro territorio che saranno coinvolti in prima persona in questo tipo di esperienza. Tale progetto verrà realizzato in collaborazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il Dipartimento DICEAM della stessa Università all’interno delle attività svolte dal Laboratorio di Micromeccanica e Materiali per l’Aeronautica e Aerospaziale (MAAL) diretto dal Prof. Michele Buonsanti, presidente del corso di laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale e
docente di Meccanica e Scienza delle costruzioni, parteciperà al progetto
il Dipartimento di Scienze dell’Istituto d’Istruzione Superiore “R.Piria” di Rosarno, grazie al protocollo d’intesa stipulato tra
il Dirigente Scolastico dell’Istituto, prof.ssa Maria Rosaria Russo l’Associazione Magna Grecia Aerospace e il Laboratorio MAAL.
A guidare gli studenti del Piria in questa avventura scientifica ci sarà la docente di scienze, la dott.ssa Arianna Messineo. La prof
collaborando con l’Università di Messina si occuperà di formare e preparare gli studenti ad affrontare al meglio il progetto scientifico. Poiché uno degli scopi principali di questo progetto sarà quello della ricerca scientifica, parteciperanno il Progetto Internazionale ERGO Telescope del prof. Tom Bales, grazie alla quale sarà possibile compiere una ricerca sui raggi cosmici primarie l’Università degli Studi di Messina tramite il Prof. Santi Antonino Delia e la dott.ssa Pasqualina Laganà che forniranno e
si occuperanno di studiare un carico biologico, per capire come i micro organismi si comportano in condizioni critiche quali sono quelli del vicino spazio Il Progetto a tal fine, prevede il lancio di un” pallone sonda” nella Stratosfera terrestre a una quota compresa tra i 38000 e i 40000 metri s.l.m. Il “pallone” porterà con sé, ai confini con lo spazio(Near Space), una strumentazione scientifica. HORUS III porterà con se la piccola “Sonda Leonardo”, che sarà equipaggiata con 2 videocamere per la registrazione di video e immagini in alta definizione dell’intero volo, in cui verrà ripresa la curvatura terrestre e ci darà immagini della Terra così come viene vista dagli astronauti durante i viaggi nello spazio; La parte più interessante del carico utile è composta da una strumentazione per la ricerca ambientale e scientifica composta innanzitutto da un sistema di sensori che permetterà la
registrazione dei dati ambientali esterni e interni durante la risalita tra i vari strati atmosferici della sonda, i dati verranno registrati da un potentissimo computer di bordo progettato in collaborazione con alcuni progettisti che lavorano ai sistemi della Stazione Spaziale Internazionale, il computer è  stato chiamato “Polaris Flight Computer” questo terrà costantemente sotto controllo tutti i sistemi e ci permetterà inoltre di registrare le coordinate GPS anche dove gli altri dispositivi basati su questa tecnologia smetterebbero di funzionare. All’interno del payload saranno collocate tre capsule di Petri, dentro la quale verranno inserite alcune colture di batteri ancora da individuare in modo da poter successivamente studiarne gli effetti dovuti agli stress generati su di essi dalle condizioni critiche a cui sono sottoposti durante il volo della sonda. A completare il corredo strumentale per la ricerca scientifica all’interno della sonda sarà presente anche un’unità per lo studio dei raggi cosmici, questa è chiamata unità ERGO ed è l’unica al momento presente sul territorio italiano, essa rientra all’interno del progetto ERGO Telescope del prof. Tom Bales del M.I.T di Boston (http://www.ergotelescope.org) avente lo scopo di creare ungrande telescopio mondiale che sia in grado di rilevare e studiare i muoni, le particelle di cui sicompongono i raggi cosmici.Per il progetto HORUS III è stata progettata dal Prof. Bales una nuova unità apposita per essere inviata nella stratosfera basata sulla logica di Arduino, e quindi darà la possibilità di poter acquisire le particelle primarie che compongono i raggi cosmici visto che queste particelle registrate, saranno“simili” a quelle che hanno viaggiato nello spazio per milioni di anni luce poiché non saranno assorbite e divise dall’atmosfera, quindi verrà dato grazie al progetto HORUS III un grosso contributo a questo tipo di ricerca che spazia dal campo aerospaziale a quello dell’ astrofisica. L’Associazione Magna Grecia Aerospace s’impegnerà al l’interno delle attività laboratoriali alla progettazione e alla costruzione della sonda, grazie al contributo ottenuto dalla Provincia di Reggio Calabria l’Associazione procederà quanto prima all’acquisto dei materiali da costruzione e di tutta la componentistica che verrà utilizzati ai fini del lancio. L’Università di Messina collaborerà al progetto mettendo a disposizione il laboratorio per la formazione degli studenti coinvolti, che non dovrebbero superare le 8 unità, circa il carico biologico che sarà oggetto dello studio. L’Università s’impegnerà a fornire il carico biologico da collocare nella sonda e dopo il recupero il contenuto che ha viaggiato nella stratosfera dovrà essere analizzato all’interno del laboratorio dell’Università per eventuali pubblicazioni dei risultati scientifici dell’esperimento. Noi tutti ci auguriamo che questo progetto possa gettare le basi di una fattiva e duratura collaborazione tra i vari enti coinvolti in quanto presenta tutti i presupposti per un grande successotecnico- scientifico

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