Reggio, Demetrio Delfino (PD) sulla chiusura del campo Coni: “È ora di agire, la città non deve essere più mortificata”

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profilo“Un’altra tegola sta per cadere sui cittadini che dopo la chiusura di Parco Caserta, su cui non si hanno notizie ne sui bandi di assegnazione ne sui tempi di riapertura, vedranno anche la chiusura dello storico campo Coni di Modena – Ecco il pensiero di Demetrio Delfino, ex consigliere comunale del PD a Reggio Calabria – Pare notizia certa, infatti – continua Delfino – che dopo un sopralluogo dei N.a.s  si sia certificata l’inagibilità della tribuna, il degrado diffuso nei bagni, l’erba alta , la gabbia del lancio del martello pericolante…in una parola tutta la struttura risulta fatiscente. Ricordo che l’arrivo dei commissari ha portato al pagamento dell’accesso del campo ,un tempo gratuito, ed al pagamento di quote annuali alle società sportive che si allenano all’interno. 
Mi chiedo, da allora questi introiti dove sono finiti? Perchè non sono stati utilizzati per la manutenzione del campo? Non è possibile creare un altro disagio ai tanti atleti che si allenano per gare nazionali ed internazionali, ai bambini , ai disabili allo sport reggino in generale. Chiuso il Coni il campo più vicino sarebbe quello di Gioia Tauro, improponibile per questioni logistiche ed economiche. Tutto questo è inconcepibile ed inaccettabile l’ennesima beffa alla città è insopportabile. 

Se i bagni sono da pulire lo si faccia, se l’erba è da tagliare la si tagli, se la tribuna è inagibile si facciano i lavori per renderla agibile. Si utilizzino ‘somme urgenti’ con procedure altrettanto urgenti per appaltare i lavori . Laddove questo non fosse possibile per i debiti lasciati da Scopelliti & c., si chiuda la tribuna, i bagni ma non tutto il centro, la pista deve essere utilizzata da tutti. Successivamente si deve capire chi custodisce la struttura se lo fa in maniera puntuale e magari pensare anche ad un impianto di video sorveglianza per evitare danni futuri.

I commissari non devono essere guidati da furia cieca nello svolgimento del loro compito ma devono tenere conto del contesto economico e sociale della città , della carenza di strutture adeguate e del bisogno primario di fare sana attività fisica. Tutto ciò per non far arretrare ulteriormente la città, ormai stremata dalle vergognose vicende politiche.

PalaPentimele chiuso – conclude Demetrio Delfino – Piscina comunale chiusa, Parco caserta chiuso, e nessuna  protesta incisiva, sul Coni  è ora di agire tutti insieme per evitare l’ennesima mortificazione cittadina”.

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