Reggio, chiude il campo CONI: un atleta ci scrive, “da anni è in condizioni pietose”

StrettoWeb

Porgo alla redazione di StrettoWeb un’articolo che spererei con tutto il cuore sia pubblicato perché la vicenda del campo CONI di Reggio Calabria è una vicenda che va avanti da anni ormai, e che soltanto ORA e sottolineo ora sta venendo alla luce soltanto perché sta chiudendo e sopratutto perché siamo con elezioni amministrative in vista“: a scriverci è Antonio Festa, un atleta reggino che è anche attivista del Movimento 5 Stelle. Pubblichiamo integralmente la lettera che ci ha inviato:
Parlo sia da atleta facente parte di una delle società che  militano sul territorio reggino (Atletica Barbas) sia da neo-attivista del Movimento 5 Stelle , sono anni che noi atleti siamo ridotti a combattere contro le fatiscenze della struttura ma mai nessuno si era interessato della nostra situazione, ora mi chiedo il perché tutti si stanno preoccupando soltanto adesso che la struttura chiude? Penso di poter parlare a nome di molti miei colleghi atleti quando dico che siamo rimasti tutti basiti alla notizia che la struttura chiudeva, struttura che è come una seconda casa per molti se non tutti noi, una casa che ci stiamo vedendo chiudere, centinaia di ragazzi e bambini ma anche adulti privati della gioia di correre,lanciare, saltare . Privati di praticare quella che è LA REGINA DEGLI SPORT, ma che qui a Reggio passa sempre in secondo piano, abbiamo tante piccole stelle che stanno crescendo e maturando come atleti sia sul territorio ma sopratutto sul territorio nazionale e che ora si vedono privati della struttura che li sta portando a crescere giovani stelle come Ernesto Pascone classe 99′ che proprio due giorni fa ha valicato l’asticella del salto in alto a 1.94mt stabilendo il nuovo record regionale della categoria cadetti e portandosi tra le prime posizioni a livello nazionale , è giusto tutto questo? No non lo è ! ed è per questo che in primis da atleta cercherò con tutte le forze di sollecitare più gente possibile a protestare per poter riavere indietro le nostre spensieratezze giovanili in un campo che ci fa crescere non solo fisicamente ma anche interiormente“.

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