Reggio, centinaia di reggini a fianco dell’imprenditore Bentivoglio [FOTO]

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La sottile pioggia che nelle ultime ore ha bagnato la città di Reggio non ha fatto desistere le centinaia di persone, che puntuali alle 18:30 si sono ritrovate presso la “Sanitaria Sant’Elia” nel quartiere di Condera per testimoniare la loro vicinanza e solidarietà all’imprenditore Tiberio Bentivoglio, titolare della suddetta attività e vittima di numerosi attentati di ‘ndrangheta per aver denunciato i propri estorsori.

La manifestazione, organizzata dal coordinamento cittadino di Libera e intitolata “Aperitivo di Primavera“, ha visto la partecipazione di moltissimi reggini e calabresi, che hanno voluto essere accanto all’imprenditore e alla sua famiglia dopo l’ennesimo atto intimidatorio risalente a qualche giorno fa quando nel portone di casa è stato rinvenuto dagli uomini della scorta  un sacchetto contenente  un messaggio intimidatorio. 

Bentivoglio, che dal 2011 dopo essere sopravvissuto ad un agguato vive protetto dalle forze dell’ordine, questa sera aveva con sè una “scorta civica” di giovani, donne e uomini, che come ha detto il coordinatore reggino di Libera, Francesco Spanò, “non sono super cittadini, ma reggini che stanno dalla parte di chi ha scelto la via della denuncia e della giustizia. Così come neppure Tiberio Bentivoglio – ha proseguito Spanò–  è un eroe per aver denunciato il pizzo; lui è il simbolo della Reggio che vuole ripartire, che finalmente si è risvegliata ed ha preso coscienza che una nuova Primavera deve cominciare“.

Accanto alla famiglia Bentivoglio questa sera era presente anche lo chef Filippo Cogliandro, conosciuto come lo chef di Libera, che come Bentivoglio si è ribellato alla ‘ndrangheta denunciando i propri estorsori nel 2008, il quale ha servito alcune sue specialità ai tanti partecipanti presenti, ognuno dei quali ha a sua volta portato un pensiero da condividere, un oggetto da donare o un cibo da gustare.

Un momento di festa e di fierezza è stato, dunque, quello di stasera. 

L’associazione Libera, che sin da subito è stata accanto all’imprenditore reggino, la cui “colpa” fu quella di aver denunciato il cancro che attanaglia la nostra economia, il pizzo appunto, è altresì tra le promotrici di Reggio Libera Reggio“, la campagna che sostiene gli imprenditori e i commercianti reggini, che hanno avuto il coraggio di denunciare i propri taglieggiatori e che a breve ripartirà affinchè nuovi imprenditori abbiano il coraggio di alzare la testa e denunciare.

Ma se la scorta civica per Bentivoglio era forte e numerosa, si è notata l’assenza delle associazioni di categoria e la presenza, invece, di qualche esponente politico che – si spera- non abbia fatto la solita passerella pre-elettorale, ma realmente si sia impegnato per dare una mano concreta ad un imprenditore, che nel suo stesso quartiere è rimasto solo.

Come ha ribadito Mimmo Nasone, coordinatore regionale di Libera, quello di stasera non era un evento organizzato dai professionisti dell’antimafia, che come molto spesso accade sfruttano le tragedie del nostro territorio per fare proclami da campagna elettorale e per essere eletti nel collegio Calabria.

Quella che si è vista oggi a Reggio è, invece, una città che vuole ripartire, che è stanca delle solite passerelle di politici e politicanti e che si è stretta accanto a Tiberio Bentivoglio perchè come diceva il giudice Borsellino  “la lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolga tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compresso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità“.

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