Procuratore a Berlusconi: “A rischio l’affidamento se diffama i giudici”

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La Procura di Milano ha dato il suo ok all’affidamento ai servizi sociali per Silvio Berlusconi ma il pg Antonio Lamanna avrebbe avvertito la difesa dell’ex premier: l’affidamento in prova è a rischio e può essere anche revocato se si mette a diffamare i singoli giudici.

”Non siamo né angeli vendicatori, né angeli custodi ma siamo qui per applicare la legge”, avrebbe detto, nel suo intervento in udienza, il pg di Milano. E’ quanto emerge all’indomani dell’udienza davanti alle toghe del Tribunale di sorveglianza che devono decidere la sorte giudiziaria del leader di Forza Italia che deve scontare la pena di un anno dopo la condanna per frode fiscale nel processo sui diritti tv.

Nell’udienza di giovedì, che si è svolta a porte chiuse, l’accusa avrebbe citato anche un articolo del marzo scorso in cui viene attribuito a Berlusconi un virgolettato contro le toghe. L’ex premier parlando della sua situazione giudiziaria si sarebbe espresso con la definizione ”mafia di giudici”.

LA CAMPAGNA ELETTORALE – La difesa di Silvio Berlusconi non ha chiesto solo l’affidamento ai servizi sociali ma anche l’agibilità politica per il leader di Forza Italia e dunque la necessità di garantirgli ”un’ampia libertà di movimento”.

Resta dunque da stabilire dove l’ex premier dovrà ‘scontare’ i servizi sociali. Il pg Lamanna punterebbe sulla struttura indicata dall’Uepe, dunque un centro per anziani disabili nell’hinterland milanese, mentre i legali Niccolò Ghedini e Franco Coppi avrebbero parlato di un affidamento presso una Onlus considerata vicina alla galassia berlusconiana. Il centro in questione, non lontano dalla villa di Arcore, è da ultimare ma è lì che l’ex premier potrebbe svolgere i suoi servizi sociali per mezza giornata una volta alla settimana. La pena di un anno per frode fiscale si ridurrebbe di fatto a poco più di 10 mesi (dopo i primi sei mesi scatta uno sconto della pena di 45 giorni) e dunque, per il leader di Forza Italia, i servizi sociali si ridurrebbero ad un impegno di non più di una quarantina di giorni in totale.

La decisione dei giudici del Tribunale di sorveglianza arriverà in un lasso di tempo compreso tra martedì prossimo e il 25 aprile.

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