Palermo: arrestato rapinatore seriale, è un siriano di 32 anni

StrettoWeb

Agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione “Investigativa” del Commissariato P.S. “Oreto-stazione”, unitamente a personale della sezione “Contrasto al crimine diffuso” della Squadra Mobile di Palermo, hanno eseguito un provvedimento di “Fermo di indiziato di delitto” nei confronti di AYMEN Boukala, 32enne pluripregiudicato, nato in Siria e senza fissa dimora a Palermo, poiché responsabile di almeno tre violente rapine compiute nel corso degli ultimi mesi.

Nello specifico, l’uomo dovrà rispondere dei reati di rapine aggravate, porto abusivo di arma da taglio, minacce e lesioni personali.

 Le tre aggressioni di cui il siriano è accusato differiscono per modalità e target di vittime, ma trovano un punto di contatto nella violenza dello straniero, persino spropositata rispetto al “profitto” raggiunto con la singola rapina.

La pervicacia del siriano a sottrarsi alla legge è desumibile anche dalla circostanza che sul suo capo pendano numerosi provvedimenti espulsivi cui lo straniero non ha mai ottemperato, nonché almeno quattro “alias”, false generalità declinate alle Forze dell’Ordine per celare i suoi precedenti.

Nel corso dell’ultimo anno, la sua illegittima permanenza sul suolo palermitano è stata scandita da numerose aggressioni rivolte a cittadini prevalentemente, ma non solo, magrebini che hanno fatto dello Aymen un autentico spauracchio della comunità nord-africana orbitante nelle adiacenze del quartiere di Ballarò.

Con riferimento a queste numerose aggressioni, diverse e convergenti segnalazioni sono giunte alla Polizia di Stato che, grazie alle dettagliate descrizioni fornite in sede di denuncia dalle vittime, ha ritenuto di ricondurle ad un unico autore del quale è riuscita a stilare un identikit.

Le rapine contestate con l’odierno provvedimento restrittivo al siriano sono avvenute il 25 novembre 2013, il 26 marzo 2014 e lo scorso 7 aprile.

Nel primo caso, Aymen ha fatto irruzione nei locali di un bar di via Maqueda gestito da extracomunitari, luogo di ritrovo di nord-africani residenti in città.

Inizialmente deciso a rapinare solo il titolare del bar, il siriano, in corso d’opera, ha rivolto la sua attenzione anche ai numerosi presenti cui ha intimato di consegnare il contante, brandendo un lungo coltello. Tra questi, un cittadino marocchino che non ha aderito alla consegna del denaro ha pagato la sua reazione con una coltellata ricevuta all’avambraccio.

Il 26 marzo 2013, Aymen si è reso responsabile del più classico dei raid, perpetrato in orario notturno, in zona centrale (via Roma) ed in danno di una giovane studentessa rapinata del cellulare.

La vittima, impegnata mentre passeggiava su un marciapiede in una telefonata, è stata affrontata alle spalle dallo straniero che l’ha bloccata con forza e le ha sottratto il cellulare.

L’ultimo episodio, forse quello che più dà conto della spregiudicatezza del malvivente, è avvenuto il 7 aprile: Aymen ha raggiunto in vicolo Santa Rosalia una coppia di coniugi nord-africani sulle soglie del portone di casa; sotto gli occhi impauriti della moglie, il siriano ha aggredito il marito, colpendolo violentemente con una bottiglia di birra in testa.

Approfittando dello stordimento della vittima accasciatasi al suolo, Aymen le ha frugato nelle tasche, sottraendole 250,00 euro.

La costante presenza sulle strade di Ballarò del malvivente non è passata inosservata alle pattuglie di polizia a conoscenza dell’identikit del malvivente.

Aymen è stato così intercettato in via Nino Martoglio.

Qui, dopo un vano tentativo di fuga, l’uomo è stato catturato e portato negli uffici del Commissariato P.S. “Oreto-stazione”.

Gli agenti sospettano che il malvivente si sia reso responsabile di molte altre aggressioni, anche in danno di cittadini italiani, perpetrate nel corso dell’ultimo anno con inaudita violenza.

Chiunque lo riconoscesse in questa veste è invitato a contattatare il Commissariato P.S. “Oreto stazione” o comunque l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura di Palermo .

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