‘Ndrangheta, Rosy Bindi a Reggio: “questa città da sola non potrà mai risollevarsi”

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Si è conclusa da pochi minuti in Prefettura a Reggio Calabria la conferenza stampa sulla seconda missione della Commissione Antimafia nella nostra regione; ad aprire i lavori è stata l’On. Rosy Bindi, Presidente della Commissione Antimafia, che ha spiegato le ragioni di questo ritorno in Calabria a distanza di pochi mesi dal primo incontro, tenutosi nel dicembre scorso.

La Commissione Antimafia sta portando avanti una missione, che riguarda tutte le province calabresi”- ha esordito la Bindi– “perchè nostro obiettivo è quello di rafforzare l’impegno per combattere la ‘ndrangheta. Siamo stati aggiornati sulla situazione soprattutto della città dai Comitati sulla sicurezza, dalla Magistratura e dai Commissari Prefettizi e la situazione ci è apparsa chiara: senza una legge speciale la città di Reggio non potrà mai risollevarsi, da sola è difficile che ci riesca“. Parole pesantissime, dunque, dalla Commissione Antimafia sulla situazione della città e parole di appoggio al piano speciale contro la ‘ndrangheta annunciato di recente dal Ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “I dati di occupazione, reddito e penetrazione di poteri mafiosi nella vita della citta’ – ha continuato Rosy Bindi – richiedono un’attenzione particolare, oltre che investimenti in Forze dell’Ordine e Magistratura che finora non ci sono stati. Per questo credo che il ministro Alfano abbia fatto bene ad annunciare un piano speciale per la Calabria: bisogna lavorare per aggredire la ‘ndrangheta cercando di risollevare la situazione sociale ed economica in cui versa questa regione“.

Dall’intervento dell’On. Claudio Fava (SEL) è emersa la vera paura della Commissione, la cui presenza in Calabria a poco meno di un mese dalle elezioni europee lascia aperto qualche interrogativo: “La nostra preoccupazione“- dichiara Fava –  “è che la ‘ndrangheta si stia preparando a correre alle elezioni del 25 maggio con l’intenzione di restare o in alcuni casi di salire al governo degli enti locali“. Da questo briefing conclusivo risposte certe non se ne sono avute; così come Fava anche l’On. Bindi non si è lasciata scappare giudizi sull’efficacia delle “operazioni di bonifica”, che la Commissione da lei presieduta auspica in Calabria, ma soprattutto sullo scioglimento del Comune di Reggio. Una cosa è chiara però: anche il parere della Commissione Antimafia sull’attuale legge sugli scioglimenti degli enti locali è negativo.

Nessun passaggio, invece, sulla polemica innescata nei giorni scorsi dal Presidente dell’Associazione “Ammazzateci Tutti”, Aldo Pecora, che auspicava che il viaggio a Polsi della Commissione Antimafia non si svolgesse con gli elicotteri statali per avere così una migliore percezione della realtà. Sulla visita a Polsi a parlare è la stessa Presidente Bindi, la quale spiega il motivo per cui ha fortemente voluto riunire la Commissione e la Chiesa in uno dei luoghi più sacri e preziosi della Calabria. “Polsi non può essere utilizzata per le riunioni criminali nè la ‘ndrangheta può utilizzare i luoghi sacri calabresi per affermare il proprio potere.“- ha dichiarato – “Torneremo a Polsi perchè la liberazione della Calabria dalla criminalità deve cominciare dai luoghi sacri“.

Una conferenza stampa, che purtroppo per ragioni di “aerei”, è stata molto breve; pochi i temi trattati tra cui quello del Porto di Gioia Tauro, che anche a giudizio della Commissione Antimafia rappresenta il fiore all’occhiello della nostra Regione. L’attenzione, però, è rivolta anche a coloro che lavorano all’interno del Porto dal momento che “è inammissibile che a trarne vantaggio siano le cosche“. Sulla questione delle armi chimiche a dare una risposta paradossale è stato, invece, il Sen. Molinari, il quale ha riferito che ” le stesse autorità portuali non sono ancora a conoscenza dei dettagli dello sbarco“. Una Commissione Antimafia al completo, dunque, per questa seconda missione in Calabria, salvo l’assenza in conferenza stampa dei due politici calabresi, Bilardi (NCD) e  Magorno (PD).

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