Insediato il comitato scientifico della Fondazione dei Calabresi nel Mondo

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Il Comitato scientifico del progetto Calabriae in Work della Fondazione dei Calabresi nel Mondo (FCNM) si è insediato nel mese di aprile a Lamezia Terme, presso la sede della Sacal.

Il comitato è composto da expertise nazionali di prestigio tra cui il professor Mario Abis, docente all’Università IULM di Milano, presidente della Triennale di Milano nonché fondatore dell’istituto di ricerca Makno; il maestro della musica italiana Giulio Rapetti, in arte Mogol; Pierluigi Basso, semiologo del gusto, della moda e delle arti, esperto di comunicazione; Florindo Rubbettino, Ceo di Rubbettino Editore; il professore Attilio Zimatone, Ordinario di Istituzioni di Diritto Privato presso il Dipartimento di Giurisprudenza della Università LUISS Guido Carli; infine il professor Antonio Viscomi, ordinario di Diritto del Lavoro dell’Università di Catanzaro che riveste il ruolo di coordinatore del Comitato Scientifico.

All’insediamento del comitato hanno partecipato anche importanti partner di Fcnm tra cui Andrew Thomson, Rettore dell’Università Americana di Roma, che di recente ha sottoscritto con la FCNM un protocollo d’intesa al fine di realizzare una Summer School a Tropea, nel mese di giugno 2015, Andrea Pillon, di Avventura Urbana, una delle società leader nei processi di partecipazione, Diego Teloni, direttore scientifico della Fondazione Brodolini, specializzata in costruzione di reti e network.

L’insediamento è stato preceduto dai saluti istituzionali di Domenico Colosimo, Presidente della Sacal, da Bruno Calvetta, Direttore Generale Assessorato Formazione e Lavoro della Regione Calabria, da Pino Galati, Presidente della Fondazione dei Calabresi nel Mondo.

Il Comitato avrà il compito di validare scientificamente il lavoro, le metodologie e gli orientamenti di ricerca del progetto ‘Calabriae in work’, che si prefigge di connettere il sistema produttivo di eccellenza regionale con le reti lunghe di comunità costituite da calabresi anche di nuova generazione.

“Dopo aver rilevato e fatto emergere il fabbisogno delle imprese locali, la Fondazione – ha affermato il presidente Galati – sta lavorando per individuare nuove e innovative politiche a sostegno della Regione Calabria. Attraverso il contatto e la relazione all’estero con calabresi che sono depositari e protagonisti di percorsi significativi in contesti imprenditoriali che per storia ed esperienza rappresentano un valore aggiunto, si possono attivare percorsi virtuosi di promozione del brand Calabria e in taluni casi la possibilità di incubare processi di formazione all’estero per i giovani calabresi”. Il coordinatore del Comitato, Antonio Viscomi, ha spiegato che punto di forza del progetto ed elemento di discontinuità rispetto al passato è la scelta esclusiva delle realtà imprenditoriali calabresi che funzionano, che innovano, che hanno una vocazione o un orientamento all’internazionalizzazione. “Offriremo – ha sottolineato Viscomi – una immagine peculiare e specifica della Calabria, in quanto non ci rivolgiamo all’intero settore imprenditoriale calabrese, ma solo a quello che è in grado di esprimere qualità e grado di innovazione”.

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