Furto di rame: 6 denunce nel cosentino

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Sono stati sequestrati, nel corso di due diverse operazioni dei Finanzieri della Tenenza di Montegiordano e di quella di Corigliano Calabro, circa 2.000 chilogrammi di rame, in più sono state denunciate 6 persone. Per quanto riguarda la prima operazione, nei pressi di Roseto Capo Spulico, nell’alto jonio cosentino, lungo la statale 106, una pattuglia di Finanzieri, in servizio di controllo economico del territorio, ha bloccato due automezzi, una Opel Vectra ed una Seat Alhambra, entrambe con targhe estere. Un successivo controllo ha permesso di rinvenire all’interno del primo mezzo circa 850 chilogrammi di cavi elettrici di vario spessore in rame, mentre nella seconda autovettura erano stipati circa 1030 chilogrammi dello stesso metallo. I quattro cittadini rumeni che erano a bordo dei mezzi in questione non hanno saputo fornire delle giustificazioni plausibili sulla provenienza del materiale, per questo sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Castrovillari per il reato di ricettazione.

Grazie, poi, ad ulteriori approfondimenti, eseguiti a ridosso del rinvenimento sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari, dott.ssa Maria Sofia Cozza, si è riuscita ad individuare la provenienza da un impianto di pubblica illuminazione di un Comune del materano, da cui erano stati asportati alcuni giorni primi ed a cui sono stati restituiti.

I Finanzieri di Corigliano Calabro hanno eseguito la seconda operazione, nel corso della quale, sempre sulla statale n.106 nei pressi del Comune jonico, sono stati individuati e sequestrati 6 rotoli di rame da 20 chili circa ciascuno, per un peso complessivo di 120 chili, trasportati su una Audi A2. Anche in questo caso, gli occupanti del veicolo, residenti a Corigliano e già con diversi precedenti, non hanno saputo spiegare il perché trasportassero quel carico di rame, perciò anche loro sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Castrovillari per il medesimo reato commesso dai cittadini rumeni, ossia per ricettazione.

La vicenda in questione è di fondamentale importante, in quanto il valore del rame sui mercati internazionali sta salendo sempre di più, facendo aumentare, nello stesso tempo, i furti del metallo. Proprio per tale ragione, è stato attivato un Osservatorio Nazionale sui Furti di Rame presso il Ministero dell’Interno, volto a monitorare il fenomeno e a mantenere alto il livello di attenzione delle Istituzioni preposte alla tutela dei beni e della sicurezza del cittadino, agendo secondo il principio della cosiddetta “sicurezza partecipata”, intesa come insieme delle iniziative con cui tutti i soggetti pubblici e privati, che hanno possibilità d’intervento a fianco delle Forze di polizia, contribuiscono a produrre il “bene sicurezza”.

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