Le faraoniche prebende degli ex consiglieri regionali. Palazzo Campanella paga vitalizi per 8 milioni l’anno

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consiglioSono 157 gli ex consiglieri regionali che vengono “rassicurati nella vecchiaia” dalle tasche dei calabresi. La Calabria finisce per sborsare ogni anno almeno 8 milioni di euro per garantire 157 vitalizi per cifre da capogiro (una media di 5 mila euro con picchi che superano i 7 mila) che paga –o meglio paghiamo – non solo agli eletti, ma una volta passati a miglior vita, anche ai loro eredi, che probabilmente non conoscono nemmeno quale sia la sede di Palazzo Campanella.
È questo lo stereotipo del politico moderno, un piccolo faraone “ingrassato” da prebende che in periodi di magra come questo appaiono quanto mai inique.
Dallo scandalo “batman” (l’ex consigliere della Regione Lazio Franco Fiorito, ndr.) la lotta contro i vitalizi ha infiammato i talk show e le aule consigliari di tutt’Italia, ma cosa si è fatto? Nulla, ed a ragione, perché il diritto al vitalizio, quindi anche per i consiglieri calabresi, è un diritto quasi potestativo, riconosciuto espressamente dalla legge; già, fatta la legge, trovato l’inganno.
I politici con gli strumenti loro riconosciuti dall’ordine costituzionale, confezionano leggi “nel Palazzo e per il Palazzo”, un circolo vizioso che si mette in moto ad ogni campagna elettorale.
Il sistema pensionistico italiano è il peggiore d’Europa, la stragrande maggioranza degli italiani vive con pensioni al di sotto dei 1000 euro e, mentre la forbice delle sperequazioni sociali si apre vertiginosamente, la “casta” si assicura migliaia e migliaia di euro di vitalizio e, non per più di 30 anni di contribuzione, come è imposto a qualunque altro lavoratore, ma per poco più di un paio di anni di sedute negli scranni delle aule di rappresentanza, spesse volte nemmeno quelli che per legge costituiscono una legislatura, ma solo quelli necessari a far maturare il vitalizio dopo, “portafoglio alla mano”, le divisioni politiche possono pure far cadere una giunta o un consiglio per scendere di nuovo tutti in pista per una nuova tornata elettorale.
Otto milioni l’anno in vitalizi per una Regione come la Calabria sono davvero troppi, sono questi i settori che dovrebbero essere colpiti dalle spending review e non quelli dei servizi sociali, della sanità, per i quali troppo spesso i cittadini si sentono rispondere: “non ci sono i soldi”.
Nicolò Macchiavelli nel suo “De principatibus” scriveva: “chi viene eletto principe col favore popolare, deve conservare il popolo come amico”, con questo sistema politico i nostri “principi” forse non saranno tra i più amati, di sicuro, però sono tra i più ricchi.

I NOMI DEI CONSIGLIERI REGIONALI ED IL RELATIVO VITALIZIO INSIEME ALLE SOMME CONCESSE A TITOLO DI “REVERSIBILITA'”

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