Cosenza: la storia di Cloe che a soli 4 mesi lotta tra la vita e la morte. Nuovo caso di malasanità?

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Torna nuovamente alle cronache l’ospedale civico Annunziata di Cosenza, del quale ci eravamo già occupati. Ora la magistratura cosentina dovrà indagare sull’eventuale responsabilità dei sanitari ivi impiegati, sulle gravissime condizioni di Cloe, bimba di soli 4 mesi e mezzo che in queste ore lotta per sopravvivere.
La piccola inizia a star male lo scorso 11 aprile; visitata dal pediatra di famiglia è stato consigliato ai genitori di recarsi, senza indugio, al pronto soccorso dell’ospedale Annunziata. La bambina, a questo punto, entra ed esce dal nosocomio più volte, mentre i sanitari continuano a rassicurare i familiari sulle condizioni non critiche della piccola. Cloe, però continua a star male, sopraggiunge la febbre e continua a vomitare, viene portata nuovamente in ospedale, almeno quattro volte in una settimana, ma i sanitari non la trattengono, finchè, stremata dal malessere, il cuoricino di Cloe si ferma e la bimba deve essere rianimata.
Il venerdì santo, viene trasportata d’urgenza al Santobono di Napoli, ora è in rianimazione ed i medici partenopei nutrono poche speranze: “mi hanno detto di affidarmi a Dio”, così ha commentato Dino, padre della piccola, ai giornalisti della Gazzetta del Sud.
La famiglia ha presentato un esposto alle Forze dell’Ordine ed alla Procura, a loro il compito di stabilire se il caso di Cloe è da considerarsi un nuovo caso di malasanità, intanto si aspetta e si prega per la vita della bambina.

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