Cosenza: 12 anni dalla scomparsa di Giacomo Mancini. Il nipote: “rafforzare patrimonio identitario comune”

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«Oggi non parlo nè come amministratore regionale. Ne’ come dirigente politico. Parlo da cosentino e da calabrese. Che ha una grande ambizione: quella che la nostra storia migliore non venga dimenticata. Ma ricordata a chi l’ha vissuta. E raccontata ai piu’ giovani che non la conoscono». Così il nipote Giacomo Mancini jr al cinema Citrigno di Cosenza, prima dell’inizio della proiezione del film “Il Leone Socialista” organizzata dalla fondazione “Giacomo Mancini” in occasione dell’anniversario della scomparsa del leader.

«Oggi sono dodici anni che il Leone Socialista ci ha lasciato. Lo ricordiamo con le immagini e le testimonianze del film per la regia di Giuseppe Petitto e il soggetto di Sergio Dragone. Sono felice che in tanti siano qui a rendergli omaggio con la loro presenza. Grazie naturalemte ai socialisti. E grazie alle donne e agli uomini delle istituzioni, ai dirigenti nazionali regionali e locali. E’ bello vedere qui insieme persone con una collocazione diversa, tutti uniti nel tributo. Verranno i momenti dei contrasti e degli scontri – ha continuato Mancini -. Ma e’ utile per questa nostra terra troppo spesso divisa, che si crei e si rafforzi un patrimonio identitario comune che possa appartenere a tutti e di cui tutti si possano sentire orgogliosi. E forse oggi sotto lo sguardo dolce del Leone socialista – ha concluso – qualche passo in avanti nel suo nome tutti insieme lo abbiamo fatto».

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