Calabria, Cgil: “Superficialita’ Regione per comparto della pesca”

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images”Sono, ormai, anni che l’assessore regionale Trematerra prende impegni con i pescatori calabresi che puntualmente disattende con grande disinvoltura, eppure piu’ volte avevamo denunciato la grave crisi del comparto, indicando possibili e fattibili azioni, che avrebbero dato ossigeno e speranze ai pescatori”. Lo sostiene la Cgil Calabria. ”Nonostante l’approvazione, avvenuta il 31 maggio 2013 di un odg che impegnava la Giunta Regionale ad attivare diverse azioni a supporto del comparto, non si e’ neppure riusciti a far riconoscere lo ”stato di crisi” che avrebbe consentito misure straordinarie a favore del settore. Anche se piu’ volte annunciato stiamo ancora aspettando la pubblicazione del bando per l’utilizzo dei 500 mila euro di fondi ordinari da destinare all’accesso al credito per le famiglie dei pescatori calabresi. Sono ormai due anni che si proclama la stesura dei piani di gestione locali che avrebbero consentito a molte imprese di pesca di catturare in deroga le specie ”rossetto” e ”cicirello” alternative all’ormai vietatissimo bianchetto ma collocabili sul mercato con buona redditivita’. Senza spessore e decisamente poco efficaci, sono stati i GAC che pure avrebbero dovuto accompagnare nella diversificazione dell’attivita’ di pesca i lavoratori del mare. Conclusa in una bolla di sapone la dismissione incentivata dell’attrezzo ”ferrettara” anch’essa annunciata con roboanti proclami e individuata come risoluzione dei problemi delle marinerie piu’ a sud. Da piu’ di un anno si aspetta la convocazione della ”conferenza regionale della Pesca” che avrebbe potuto, mettendo insieme i diversi attori come il ministero, l’Europa, le associazioni di categoria i sindacati e il mondo della ricerca, tracciare linee programmatiche per la risoluzione dei problemi del settore”.

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