Rosarno (Rc), il sindaco: “Ho fatto dipingere di tutti i colori le scuole. I ragazzi devono pensare che la bellezza è un valore”

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images“Ho fatto ridipingere di tutti i colori le scuole di Rosarno. I ragazzi devono crescere pensando che avere cura delle cose e delle case sia un valore. Che dà coraggio. La ‘ndrangheta trae forza dall’abbrutimento delle terre in cui prolifica”. A dichiararlo è Elisabetta Tripodi, 47 anni, sindaco di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria che si confida a Grazia, il settimanale diretto da Silvia Grilli, in edicola questa settimana.

Tripodi vive sotto scorta da tre anni, da quando ha deciso di rendere operativo il sequestro dell’abitazione della madre di un boss, costruita abusivamente su un sito archeologico e a tal proposito dichiara: “Preferirei fare a meno della protezione, ma l’accetto perché la considero un segnale forte dello Stato, che vuole schierarsi accanto ai suoi amministratori. Quando ho fatto certe scelte sapevo di correre dei rischi, ma volevo far capire alla città che la legge è uguale per tutti”.

Il sindaco di Rosarno che ha vissuto in provincia di Varese come segretario comunale, ha deciso poi di tornare a vivere nella sua città: “Mi mancavano la mia terra e la mia gente”, dice. E aggiunge: “Questa è una terra devastata, dove impari dalla nascita a distinguere tra il bene e il male”.

Sostenuta dal marito, Elisabetta Tripodi rivela anche che la forza per portare avanti le sue scelte le viene trasmessa dalle donne: “Le donne silenziosamente per la strada si avvicinano e mi dicono, magari sottovoce: Vai avanti, siamo fiere di te”.

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