Reggio, 30 circoli del Nuovo Centro/Destra: “se il nostro fosse un Paese normale…”

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NCD Giovane Reggio

Di seguito il testo integrale della nota congiunta inviata da 30 circoli reggini del Nuovo Centro/Destra:
Se il nostro fosse un Paese NORMALE, avrebbe fatto inorridire l’abilità da giocoliere di Filippo Penati che, all’indomani delle accuse di corruzione e simili mosse nei suoi confronti, pur avendo dichiarato che “mai si sarebbe sottratto al giudizio dei magistrati, forte della sua verità”, è poi improvvisamente “sparito” quando avrebbe dovuto rinunciare alla prescrizione sulle accuse mosse a suo carico e farsi processare!

Se il nostro fosse un Paese NORMALE, mai si sarebbe accettato che un neo ministro, sulla cui testa pendono accuse di abuso d’ufficio e responsabilità legate al dissesto del comune di cui in precedenza era primo cittadino, fosse chiamato a rivestire, senza esperienza alcuna, un così prestigioso ruolo. E proprio quando qualcuno si permette di evidenziare queste criticità, ecco che all’improvviso, la giustizia italiana, ammantata da sempre da una fama di lentezza atavica, risolve in ventiquattr’ore il dilemma chiedendo l’archiviazione del caso!

Se il nostro fosse un Paese NORMALE, mai si sarebbe consentito a coloro che amministrano la Giustizia di usare “due pesi e due misure” nel procedere contro questa o quella persona, come se ci fossero casi di serie A ed altri di serie B; mai si sarebbe ammesso il principio che la Legge NON è uguale per tutti; mai sarebbe stato legittimato il criterio secondo il quale uno dei poteri dello Stato può condizionare gli altri due, sovvertendo addirittura la volontà popolare!

Se il nostro fosse un Paese NORMALE, non si sarebbe mai concesso ad un servitore dello Stato, resosi infedele nello svolgimento delle funzioni a cui è preposto, di continuare, impunito, a ricoprire ruoli di grande spessore nell’amministrazione di appartenenza; ruoli che in passato appartennero a veri e propri eroi del nostro tempo …; ruoli che costarono la vita a quegli eroi!

Se il nostro fosse un Paese NORMALE, nessuno avrebbe offerto ad un giornalista, che peraltro non ha un valente titolo di studio né tanti anni di duro lavoro alle spalle, un posto di consulente esperto presso un organismo parlamentare che si occupa di una materia delicata come la criminalità organizzata … in spregio a tutti coloro che, invece, da anni studiano, scrivono e si occupano del fenomeno e possono esibire titoli internazionalmente riconosciuti!! Sembrerebbe l’ennesima riprova della latitanza della meritocrazia … che la si accetta, immobili, se proviene da una certa sinistra!

Se il nostro fosse un Paese NORMALE, e se la nostra fosse una regione NORMALE, i metodi intimidatori applicati da certi giornalisti nei confronti di coloro che a vario titolo gestiscono la Cosa Pubblica sarebbero di certo censurati. Invece, soprattutto in Calabria, tali metodi sembrano ormai consolidati e ricordano ben altro tipo di “associazione”. Riteniamo sia giunto il tempo che questi pseudo-giornalisti scelgano: onorare l’importante ruolo a cui sono chiamati o lasciare spazio a colleghi che, per merito, titoli di studio e deontologia, hanno tanto da dare alla nostra terra. Appare chiaro purtroppo, anche alla luce delle ultime indagini operate dalla Procura di Roma in tema di rapporti tra stampa deviata, pentiti e certa magistratura, come alcuni la loro scelta l’abbiano già fatta!

Quando ci si permette di affermare che le nostre missioni all’estero, in Iraq piuttosto che in Afghanistan, hanno l’obiettivo di portare la Democrazia in quei Paesi, si dovrebbe riconosce, senza ipocrisia, che quegli stessi Paesi non ambiscono a quei valori, né aspirano ad un sistema che, piuttosto, ripugnano! La nostra, invece, è spacciata per una delle Nazioni più democratiche del pianeta; vantiamo una cultura giuridica che si perde nella notte dei tempi, eppure il nostro Sistema-Paese non è ancora in grado di cogliere l’effetto che tanti accadimenti negativi generano al suo interno: quasi non esiste più un apparato democratico, non si consente più alla gente di scegliere ciò che ritiene più utile per il governo del Paese e, cosa ancor più grave, le si lascia credere esattamente il contrario con campagne di comunicazione che potrebbero ingannare anche i soggetti più abili e consapevoli delle regole. Forse dovremmo ricordarlo per primi a noi stessi quando, da appartenenti ad un sistema democratico e “civilizzato”, immaginiamo di avere il diritto-dovere di imporci in realtà totalitarie e dittatoriali: qualcuno prima o poi ci chiederà a quale titolo interveniamo….!!

I CIRCOLI del NUOVO CENTRO DESTRA

  • “Ardore con Ncd”
  •  “Rinascita Saline”
  • “Circolo Nuove Idee”
  • “Liberamente a destra”
  • “Nuova Locride Ardore”
  • “Patto generazionale San Ferdinando”
  • “Patto generazionale Rizziconi”
  • “La Rotonda Rc”
  • “Portigliola con Ncd”
  • “Giovani per il futuro” Siderno
  • “Giovani Rizziconi”
  • “Reggio nel cuore”
  • “Oppido Mamertina”
  • “San Ferdinando”
  • “Young Gioia Tauro”
  • “Le saie” Bagnara”
  • “Circolo Medita”
  • “Circolo Diana”
  • “Giovane Reggio”
  • “NCD Terranova Sappo Minulio”
  • “Circolo Santa Venere”
  • “Circolo San Gregorio”
  • “Circolo Pensare Positivo”
  • “Circolo La Piramide”
  •  “Ovunque Presenti Grotteria”
  • “NCD Melicuccà”
  • “Circolo Acropoli”
  • “Palizzi Capo Sud”
  •  “Circolo Insieme Rc”
  • “Ncd Condofuri”
  • “Antenor”
  • “La Svolta”
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