“Le annunciate dimissioni di Scopelliti dal ruolo di presidente della regione rappresentano la “plastica” conclusione di un lungo periodo caratterizzato da volgare arroganza e uso disinvolto del potere in spregio alle regole e alle leggi; del resto il processo in questione era basato su precise, circostanziate ed incontrovertibili accuse relativamente alla voragine finanziaria provocata da Scopelliti nella lunga stagione in cui è stato sindaco della città”.
“Un enorme buco nelle casse comunali che pesa drammaticamente sul futuro della città e sulle tasche dei cittadini reggini che stanno subendo e pagando i costi amari di quella stagione indecente”.
“A seguito della sentenza di condanna –continua Tripodi – stiamo registrando reazioni scomposte e sconsiderate da parte di una miriade di personaggi della corte di Scopelliti.
“In tal senso, è inammissibile e pericoloso per la democrazia e per le sue regole il penoso comunicato diffuso dalla giunta regionale, nel quale si legge un attacco sconsiderato contro la Magistratura, il Tribunale di Reggio e il Collegio giudicante guidato con equilibrio dalla dott.ssa Olga Tarzia”.
“Una polemica basata sul nulla, ma finalizzata a creare inutile confusione al fine di nascondere la realtà dei fatti, vale a dire: la condanna a 6 anni di reclusione per Scopelliti”.
“Da parte nostra –prosegue Tripodi – esprimiamo profonda solidarietà alla dott.ssa Tarzia, al Collegio giudicante e a tutta la Magistratura che non può essere intimidita e screditata in maniera così volgare e vergognosa”.
“Adesso bisogna rapidamente voltare pagina a Reggio e in Calabria: la sfida è ardua e difficilissima”.
“Tocca, pertanto, ai reggini e ai calabresi essere protagonisti di una entusiasmante stagione di totale cambiamento e profondo rinnovamento: onestà e trasparenza, legalità e lotta alla ‘ndrangheta, Beni Comuni e pari opportunità, diritti per tutti e crescita della qualità della vita, servizi efficienti e qualificati dovranno essere gli elementi fondamentali e ben riconoscibili di una nuova Reggio e di una nuova Calabria”.
“Anche noi Comunisti Italiani, –conclude Tripodi – che in questi lunghi anni, spesso in profonda solitudine abbiamo denunciato pubblicamente le malefatte di Scopelliti e del “modello Reggio” subendo attacchi di ogni tipo, faremo la nostra parte fino in fondo al servizio dei reggini e dei calabresi onesti”.