Reggio, vertenza ex LSU addetti alle pulizie delle scuole: martedi manifestazione a Piazza Italia

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Nota Stampa FILCAMS-CGIL:

La scrivente FILCAMS-CGIL, con la presente, intende evidenziare con viva preoccupazione la delicata vertenza che vede coinvolti tutti i lavoratori che si occupano delle pulizie delle scuole, di cui circa 1300 solo in Calabria, di cui 600 nella sola Provincia di Reggio Calabria.
Questi lavoratori,di cui la maggior parte donne, già stabilizzati con decreto n. 65 del 20.04.2001 (per gli ex LSU), e con la Legge 124 del 3.05.1999 (per i cosiddetti Appalti Storici ), da anni si vedono costantemente ridurre, da parte dei vari Governi, le risorse destinate a finanziare la loro attività.
A tal proposito, ricorda i tagli sopraggiunti dal 2010 fino ad oggi, che hanno ridotto consistentemente le coperture finanziarie previste dal MIUR per l’appalto delle pulizie delle scuole, passando da 550 milioni di euro a 290 milioni.
Il Decreto del Fare ha apportato un ulteriore taglio di euro 70 milioni previsto per gli anni 2014 2015, di cui solo una parte pari a 34 milioni di euro circa, sono stati recuperati nella “Legge di Stabilità”, art. 1 comma 748, a copertura dei mesi di gennaio e febbraio 2014, in conseguenza delle iniziative di lotta dei lavoratori e del sindacato. Il tavolo governativo istituito ad hoc, riunitosi in successione, in data 23 e 28 gennaio u.s., composto dai Ministeri della Pubblica Istruzione, del Lavoro e dell’Economia, nonché dai rappresentanti delle Regioni, delle Province e dell’ANCI, per assicurare continuità occupazionale e reddituale a tali lavoratori, non ha portato ad alcuna soluzione della vertenza. Il successivo incontro previsto per il 31 gennaio u.s. non ha avuto luogo per impedimenti vari e ad oggi non c’è stata comunicata alcuna data.
Nel frattempo, le aziende del settore hanno comunicato, a tutti i loro dipendenti, con lettera raccomandata, la cessazione del rapporto di lavoro alla data del 28 febbraio, che porterebbe, dal 01 marzo 2014, al licenziamento di tutti i lavoratori addetti del settore, senza il subentro dell’azienda aggiudicataria dell’appalto in essere, poiché non ancora assegnato. Tale situazione avrà altresì grave ripercussione sulla sicurezza igienico-sanitaria e sulla salubrità degli ambienti scolastici, per tutta la popolazione scolastica, nonché determinerà una grave crisi occupazionale e reddituale per i suddetti lavoratori. Inoltre nella giornata di Giovedì in Parlamento è stato presentato un emendamento, da inserire nella discussione in corso sull’approvazione del decreto “Salva Roma”, che prevedeva la proroga dell’attuale comma 748 della legge di Stabilità spostando la scadenza dal 28.02.2014 al 31.03.2014. Durante i lavori di approvazione del suddetto decreto sono stati presentati diversi altri emendamenti che non erano attinenti al testo del decreto stesso, pertanto la Presidenza del Senato ha proceduto allo stralcio dell’80% degli emendamenti presentati, tra cui quello che riguardava gli appalti delle scuole.
Ad oggi, stante l’agenda parlamentare, entro la fine di febbraio va in discussione e in votazione un altro decreto, pena la decadenza, e i presentatori dell’emendamento che riguarda gli appalti scolastici stanno valutando di ripresentarlo in tale occasione. Per queste regioni, la mancata approvazione di questo decreto, sta arrecando notevoli disagi, incertezze e preoccupazioni ai lavoratori ed alle loro famiglie.
La scrivente O.S., per tale motivo, chiede al Presidente della Provincia di Reggio Calabria ed ai Sindaci della Provincia di Reggio Calabria ed ai Presidi di tutti gli istituti scolastici coinvolti, un fattivo intervento sul MIUR affinché si proroghi l’attività in essere alle condizioni di cui all’art. 1 comma 748, Legge di Stabilità, n. 147 del 27 dicembre 2013, in attesa dell’insediamento del nuovo Governo, per la riconvocazione del Tavolo Governativo.
Per tutte queste ragioni Martedì 25 Febbraio saremo in Piazza Italia davanti alla sede della Provincia di Reggio Calabria, al fine di sensibilizzare le istituzioni su una vertenza che rischia di diventare un dramma sociale.

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