Reggio, la Provincia impegnata a proteggere il patrimonio archeologico di Kaulonia

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“La Provincia, ancora una volta, dimostra di prestare molta attenzione alle problematiche del territorio, di essere sensibile alle continue richieste che giungono dalle piccole e grandi comunità e consapevole che solo con la giusta sinergia tra enti si possono raggiungere risultati importanti”.

Commenta così il vicepresidente della Provincia, Giovanni Verduci, dopo aver presieduto la riunione che oggi si è tenuta presso gli uffici provinciali del settore Difesa del suolo e salvaguardia delle coste per concretizzare l’intervento di protezione del Parco Archeologico dell’antica Kaulonia.

“Nei prossimi giorni – continua il vicepresidente – cominceranno i lavori per realizzare una barriera, lunga duecentocinquanta metri, che proteggerà il sito da eventuali nuove mareggiate. Per l’intervento – chiarisce quindi Verduci – sono necessari 360mila euro. La Soprintendenza ha nelle proprie disponibilità solo i 300mila assegnati dal Ministero ed è per questo che, consapevoli dell’inestimabile patrimonio archeologico, sentito il Presidente Giuseppe Raffa, ho garantito che la Provincia si farà carico dei 60mila euro mancanti. Nelle prossime ore sarà formalizzato il tutto con un accordo di programma, mentre già domani la Soprintendenza sarà nelle condizioni di poter avviare le procedure di affidamento lavori che saranno poi diretti dai tecnici provinciali.                

E’ importante evidenziare come la Provincia abbia, fin da subito, seguito l’intera vicenda con attenzione e professionalità. I nostri tecnici hanno monitorato quotidianamente il sito e sono stati pronti, in tempi brevissimi, a redigere un progetto che consentisse questo secondo ed importante intervento di messa in sicurezza.   

Ovviamente – conclude Verduci – la stessa attenzione è stata prestata per tutto il litorale della costa reggina. Abbiamo già scritto all’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici e all’Autorità di Bacino, sollecitando le procedure di appalto per i progetti già redatti e finanziati con i fondi Cipe, ribadendo come siano necessari ulteriori e cospicui stanziamenti economici per fare fronte ai danni causati dalle ultime mareggiate”.

 

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