Reggio: il punteruolo rosso ha iniziato a uccidere le palme del lungomare, si rischia il disastro [FOTO]

/
StrettoWeb

22A Reggio Calabria si rischia il disastro, un disastro ambientale, storico e culturale. Il punteruolo rosso, coleottero originario dell’Asia e micidiale parassita di molte specie di palme, ha attaccato gli alberi non solo della parte Nord della città (Catona, Gallico), ma anche della via marina. Il “chilometro più bello d’Italia” rischia di perdere la sua folta e rigogliosa vegetazione, composta essenzialmente da palmizi e specie vegetali estremamente variegate, a causa di questo piccolo pericoloso visitatore.

02Si tratta di una vera e propria emergenza non solo per la città, ma per tutto il territorio regionale e nazionale; non per niente, nel 2010, secondo la classifica redatta dalla FAI sui beni italiani da salvaguardare per le bellezze artistiche e paesaggistiche, il lungomare reggino, con il lido comunale, si è classificato al 17° posto come parte dell’area urbana cittadina di interesse nazionale da tutelare.

La storia del punteruolo rosso ha origine nell’Asia sudorientale e nella Melanesia, Paesi in cui l’insetto ha aggredito le coltivazioni di palma da cocco. Nel 2004, in seguito al commercio di esemplari di palme già infette che ha coinvolto tutti i Paesi del bacino meridionale del Mar Mediterraneo, il parassita viene avvistato per la prima volta in Italia, a Pistoia, città che aveva importato delle piante dall’Egitto.
06Nel 2005 sbarca in Sicilia, per poi risalire lungo tutta la penisola, toccando diverse regioni: Campania, Lazio, Toscana, Liguria, Marche, Abruzzo, Puglia, Sardegna e Calabria.

Secondo molti storici degli alberi il punteruolo rosso potrebbe portare all’estinzione di numerosi esemplari di palme, ed è per questo pericolo imminente che si deve subito intervenire.

Per quanto riguarda il Lungomare Italo Falcomatà, è essenziale sottolineare la necessità assoluta di dover custodire un patrimonio non solo paesaggistico e ambientale, ma anche storico-culturale. Dopo il terremoto, seguito da un violentissimo maremoto, che ha distrutto molte località dello Stretto nel 1908, la via marina di Reggio, inclusa nel progetto del nuovo piano regolatore della città, è stata ricostruita, per la seconda volta nella storia, dall’ing. Pietro De Nava.
08Questa ricostruzione storica ha portato non solo alla realizzazione di nuovi edifici e della piattaforma inferiore del lungomare che affaccia sullo stretto, ma anche della striscia botanica che percorre tutto il litorale, ricca di piante tropicali e sub-tropicali ultracentenarie, che rischiano oggi di scomparire a causa dell’attacco del punteruolo rosso.

Ad alto rischio non si trova solo la vegetazione del noto lungomare, ma anche quella dei parchi adiacenti, come, per prendere in esempio uno, quella della Villa Comunale. La Villa rappresenta il polmone verde della città, situata al centro storico proprio tra la via marina ed il Corso Garibaldi; nasce precisamente nel 1854 su iniziativa del governo borbonico ed il suo nome originario era “orto botanico”, proprio per caratterizzare il parco contenente una grande varietà di piante, alcune delle quali tutt’oggi viventi.

21La Villa comunale ha rappresentato per anni un simbolo di coesione per i reggini, che non solo andavano a visitare gli storici monumenti posti al suo interno, ma portavano sempre i bambini alle giostre e a fare dei frequenti pic-nic domenicali. Oggi il parco centrale della città è quasi ogni giorno vuoto a causa di spiacevoli episodi accaduti: si dice, infatti, che la Villa sia diventata meta preferita di molti extracomunitari non accompagnati, il più delle volte, da buone intenzioni. L’illuminazione notturna è quasi nulla e, in tutto questo, il polmone della città sta oggi correndo il grave rischio di perdere i suoi alberi secolari, forse l’ultima peculiarità che lo tiene ancora in piedi.

Quella del punteruolo rosso è una calamità che si è abbattuta sulla nostra città da qualche tempo, che ha portato cittadini qualunque e politici locali ad interessarsi in maniera attenta a quanto sta accadendo. Come possiamo osservare nelle foto a corredo dell’articolo, scattate dal reporter di StrettoWeb Simone Pizzi, nella zona sud del Lungomare una palma è già morta e la larva-killer s’è probabilmente già spostata anche in altri tronchi vicini. Nella zona nord, invece, tra Gallico e Catona, la situazione è già drammatica.

31LA RICHIESTA DI FALCOMATA’ E LA DELIBERA DEI COMMISSARI –Intervengo per segnalare l’attacco che stanno subendo le palme (le Phoenix in particolare) del nostro Lungomare da parte del famigerato punteruolo rosso, un coleottero che si deposita sulle foglie e bruca ciò che trova, con la conseguenza che gli alberi risultano cavi all’interno. Può sembrare, forse, un problema di secondaria importanza, viste tutte le problematiche sociali e lavorative che investono oggi la nostra città; ma preservare il patrimonio botanico cittadino rientra tra i compiti di cui ogni amministrazione deve occuparsi. L’emergenza è stata segnalata da alcuni lavoratori della Multiservizi e va risolta al più presto. È necessario che la terna commissariale, di concerto col Servizio Fitosanitario Regionale, accertata la patologia, emetta un’ordinanza che consenta di asportare quei rami e quelle foglie ormai secche e attaccate dal virus e, soprattutto, permetta di avviare un trattamento preventivo finalizzato ad evitare la propagazione del virus stesso”. Lo scorso Dicembre si è così espresso l’esponente del Partito Democratico reggino, Giuseppe Falcomatà, al fine di invitare la terna commissariale insediata al Comune a prendere al più presto un serio provvedimento.
14Tale provvedimento è giunto il 29 gennaio di quest’anno, quando la Commissione Straordinaria ha emesso un’ordinanza in cui si intima a tutti i proprietari di terreni e operatori del settore, di effettuare su ogni palma misure di monitoraggio che portino ad individuare immediatamente la presenza del punteruolo rosso. L’ordinanza dei Commissari invita, inoltre, a comunicare obbligatoriamente l’eventuale possesso di una pianta infestata dalle larve, pena delle sanzioni di natura amministrativa e penale.

Qualcosa si sta smuovendo in città, ma è necessario agire al più presto possibile per evitare che un’altra piaga di così ingente portata possa rovinare ciò che di bello possiede il territorio di Reggio.

Foto di Simone Pizzi – © StrettoWeb

Condividi