Pd, continua la campagna congressuale di Massimo Canale [FOTO]

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La compagna congressuale di Massimo Canale è partita ufficialmente questa mattina da Nardodipace, piccolo centro delle serre vibonesi sospeso tra il vecchio abitato quasi completamente spopolato ed il più recente agglomerato urbano costruito a seguito delle alluvioni del 1951 e dei primi anni settanta. Nel mezzo le immense megaliti che riconoscono al paese l’appellativo di Stonehenge italiana. «Un paese – spiega Antonio Demasi – che ha vissuto anni in cui il tasso di disoccupazione era quasi pari allo zero», ma che nel tempo è diventato il paese più povero della Calabria.

A coadiuvare Massimo Canale nel suo giro per Nardodipace c’è stato l’ex sindaco Antonio Demasi, il coordinatore del circolo cittadino del Partito Democratico Cosimo Ienco, giovani rappresentanti della vicina Cassari, militanti democratici storici, il segretario provinciale dei Giovani Democratici Luigi Tassone, per la segreteria provinciale era presente Giuseppe Nesci delegato alle politiche giovanili e scuola, mentre il segretario Mirabello era assente per problemi di salute.

«Il nostro paese – spiegano i consiglieri Demasi e Ienco al candidato – non ha più a disposizione i luoghi e gli strumenti della democrazia, lo Stato ci appare presente a fasi alterne. Come opposizione non ci siamo mai insediati per non correre il rischio di legittimare un’amministrazione che riteniamo assolutamente illegittima». Nardodipace ha vissuto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del primo consiglio comunale a guida Loielo, sindaco che ai più in paese pareva scontato definire “incandidabile”, ma che invece ha vinto le nuove elezioni tenute nel novembre scorso.

«Ci sentiamo abbandonati dal nostro partito a cui chiediamo l’aiuto ed il sostegno necessari per recuperare la speranza. E’ l’elemento di cui abbiamo più bisogno, senza della quale non possono riprendere la discussione, la riflessione, i progetti in comune. Non abbiamo neanche più una sede politica dove incontrarci – continuano con non poca delusione – perchè il sindaco ha provveduto a radere al suolo, senza neanche permetterci di salvare le nostre cose, l’unico posto che avevamo a disposizione. Vedersi sporadicamente solo per affrontare qualche problema non è aggregante. Siamo soli, in un territorio molto difficile anche dal punto di vista delle infrastrutture, per cui diventa più complicato anche incontrarci». Un ringraziamento a Canale per aver voluto dare spazio nella sua campagna congressuale a Nardodipace è arrivato anche da Luigi Tassone, «penso che il nostro partito – ha dichiarato il giovane democratico – debba essere maggiormente incisivo, anche sulle istituzioni democratiche che hanno abbandonato le zone interne negli anni passati, soprattutto in ambito infrastrutturale».

Massimo Canale è rimasto fortemente turbato e preoccupato dalla realtà emersa durante l’incontro ed oltre ad assicurare la sua vicinanza al di là del risultato congressuale si è impegnato affinchè «il prossimo segretario regionale sia presente insieme a tutti i segretari provinciali, alla deputazione calabrese ed a tutti coloro che vorranno metterci la faccia al primo consiglio comunale in cui i due consiglieri di opposizione decideranno di partecipare. Ritengo Nardodipace – ha detto Canale – luogo simbolo della mia compagna congressuale in quella Calabria che si spopola e dove la criminalità detta legge limitando l’agibilità democratica. Questa esperienza mi permette di toccare con mano, ancora una volta, i problemi comuni dei piccoli paesi, dove il dissesto idrogeologico diventa un fatto sociale nel momento in cui causa lo spopolamento di un borgo ed il sorgere di un agglomerato urbano dove sono quasi inesistenti i luoghi di aggregazione e dove il civismo democratico risulta a volte assente. Bisogna riuscire a ridare speranza ai cittadini di Nardodipace. Lo Stato non può svolgere il suo ruolo a fasi alterne ed il Partito Democratico deve assolutamente aprire una riflessione su aspetti come questo. Mi colpisce – continua Canale – questa storia legata alle elezioni, della minoranza che non partecipa ai lavori consiliari per paura di legittimare una maggioranza che a tutti gli effetti appare illegittima». Sulle proposte per il territorio Canale afferma «Dobbiamo immaginare, anche attraverso i fondi europei, progetti importanti legati all’aggregazione ed alla rigenerazione urbana. Bisogna salvare la parte sana del vecchio abitato e contemporaneamente ridargli vita». «Ribadisco che non intendo utilizzare la segreteria per candidarmi ad altri ruoli, dedicherò la mia energia a questo ruolo perché credo sia necessario che il Partito Democratico torni tra la gente. Oggi il nostro partito è distante dai luoghi abbandonati, dai nostri paesi. La mia idea è quella di un partito che riesce a stare tra la gente e soprattutto accanto ai suoi militanti nei momenti più complicati della vita politica e sociale. Il nuovo Partito Democratico calabrese dovrà farsi carico del problema di agibilità democratica che vive Nardodipace, non sarete soli e non potete rimanere da soli. Assumo oggi questo impegno ed intendo rispettarlo, ha chiosato Canale». «Ci ridai il coraggio di lottare» hanno commentato i militanti.

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