Passi avanti verso l’area Metropolitana dello Stretto: le due Università sono sempre più vicine

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unime unircLa creazione della “Regione dello Stretto” non è solo un idea, ma qualcosa che si avvicina sempre più ad un obiettivo perseguibile. Nei mesi scorsi s’era nuovamente acceso il dibattito sull’istituzione di un’unica area metropolitana costituita da Reggio Calabria e Messina, contro il parere di alcunigiuristi secondo i quali il progetto non solo non avrebbe alcun fondamento giuridico, ma sarebbe addirittura contrario all’ordine costituzionale tracciato dagli articoli 116 e 118 della Carta Fondamentale.

Eppure questo non sembra aver scoraggiato i Rettori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dell’Ateneo messinese, che hanno, proprio in questi giorni, inviato una comunicazione ufficiale agli uffici dei due poli universitari, per rendere più concreta la sinergia già da tempo avviata.

Stretto_di_messina_satelliteL’ambizioso progetto è legittimato da quanto stabilito dal decreto del MIUR n.827 dello scorso 15 ottobre, che prevede la possibilità di creare dei distretti universitari su base regionale o “macro-regionale” con l’obiettivo di ottimizzare le risorse dell’istruzione sul territorio  e provvedere, per quanto possibile, ad un dimensionamento sostenibile delle strutture amministrative.

In questa lettera, i proff. Catanoso e Navarra, hanno messo in luce quelli che saranno i vantaggi di questa unione soprattutto sul versante della ricerca, della didattica e della semplificazione dei servizi di gestione degli Atenei.

Una collaborazione più stretta, infatti,  potrebbe garantire un implemento delle risorse da utilizzare al fine della ricerca, che potrebbe essere supportata economicamente da due realtà regionali: quella calabrese e quella siciliana.

L’offerta didattica potrebbe essere resa più uniforme ma allo stesso tempo più variegata,  cosa che, se si traducesse anche in un miglioramento degli standard formativi, assicurerebbe un prestigio tale da attrarre maggiore attenzione  a livello nazionale.

Con una reazione a catena anche altri servizi potrebbero essere resi più efficienti, primo fra tutti quello del traghettamento veloce tra le due sponde dello Stretto, che continua a “boccheggiare” nell’incapacità delle amministrazioni locali e del Ministero dei Trasporti.

Tante buone aspettative che ci attendiamo non vengano disattese per favorire il rilancio economico e culturale delle due città.

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