Governo Renzi, parla il neo-ministro Lanzetta: “sarò testimone della Calabria”

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E’ stata una sorpresa assoluta anche per me. Una nomina che rappresenta un riconoscimento non soltanto per la mia persona, ma anche per la Calabria. Accetto l’incarico per essere testimone della mia terra“. Lo ha detto all’ANSA Maria Carmela Lanzetta, ex sindaco di Monasterace, pochi minuti dopo avere appreso della sua nomina a Ministro per gli Affari regionali nel Governo presieduto da Matteo Renzi. “E’ un fatto – ha aggiunto – molto bello. Devo tutto alla popolazione di Monasterace, che mi e’ stata vicina nei momenti positivi ed in quelli negativi della mia vita“.
Maria Carmela Lanzetta ha riferito che a comunicarle la nomina a ministro, poco prima della lettura dei componenti del Governo da parte di Matteo Renzi, e’ stato Graziano Delrio. “Graziano – ha detto Lanzettaha sempre avuto una grande stima nei miei confronti, stima che io gli ho sempre ricambiato. Adesso abbiamo bisogno di metterci tutti al lavoro per il bene del Paese“.
La farmacia di Maria Carmela Lanzetta, subito dopo l’annuncio della nomina, si e’ riempita di gente, accorsa per festeggiarla. In tanti hanno voluto abbracciarla ed al neo ministro e’ scappata qualche lacrima per la commozione. “E’ bellissimo – ha commentato il neo-Ministro -. Abbiamo rivissuto lo stesso momento di festa e di grande calore che ci fu quando sono stata eletta sindaco“. “Al di la’ delle correnti io faccio parte del Pd. Con Renzi non c’e’ mai stato nessun contatto, anzi io – aggiunge- ho votato contro in direzione generale perche’ ero dell’area Civati”. Domani? “Devo ancora organizzare il viaggio con i carabinieri perche’ io sono con la scorta. Io sono ancora in farmacia con il camice addosso, non ho avuto il tempo di togliermelo perche’ sono arrivati amici e concittadini“, conclude.

Nata nel 1955 a Mammola, in provincia di Reggio Calabria, laureata in farmacia all’Universita’ di Bologna, madre di due figli, Lanzetta e’ da anni nel mirino della ‘Ndrangheta per avere tentato di riportare la legalita’ nel comune di Monasterace, un paese della Locride, del quale era diventata sindaco il 28 maggio 2006. Il suo impegno per imporre il pagamento dei tributi per tutti, per il sostegno ai vigili contro gli abusi, per sottrarre allo sfruttamento dei ‘padroncini’ le lavoratrici delle serre, la portano a subire prima l’incendio della sua farmacia e poi un attentato alla sua automobile: lei fa conoscere a tutta Italia le vicende della sua terra diventando simbolo delle donne sindaco della Calabria. Nel luglio del 2013 Lanzetta si dimette da sindaco in polemica per essere stata lasciata sola dal resto della politica nella sua lotta contro la ‘Ndrangheta. Lanzetta approda alla Direzione Nazionale del Pd e alle primarie del partito sostiene Pippo Civati, ora alla guida di una delle minoranze, che e’ stato colto di sorpresa alla notizia che ‘la sindaco antimafia’ e’ divenuta ministro.

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