Cosenza, Caligiuri: “Lo Stato e gli enti locali devono tutelare gli imprenditori locali”

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MARIO CALIGIURI1Lo Stato e gli enti locali devono guardare con un’attenzione ed una sensibilità particolare agli imprenditori coraggiosi di questa regione, a quelli che hanno deciso di non delocalizzare le proprie aziende e che producono onestamente, si impegnano, si sacrificano e danno lavoro a decine di lavoratori, standogli vicino ed incoraggiandoli ad affrontare ogni giorno gli ostacoli che una burocrazia spesso farraginosa ed ottusa ed una criminalità sempre più prepotente pongono davanti a loro. Se non sarà così, la Calabria non potrà mai crescere, anzi potrà solo regredire, perché molti penseranno di cercare altri lidi dove vivere, produrre e crescere molto più facilmente”.

E’ quanto ha affermato l’assessore alle attività produttive della Provincia di Cosenza, Mario Caligiuri, intervenendo questa mattina nel corso di un interessante convegno svoltosi presso il Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza  sul tema della innovazione e della tradizione nella produzione dei salumi promosso dall’azienda “San Vincenzo” di  Spezzano Piccolo.

“L’agroalimentare di qualità –ha aggiunto Caligiuriè un vero e proprio fiore all’occhiello, un’eccellenza della nostra produzione locale, un biglietto da visita importante a livello nazionale ed internazionale. Coniugare tradizione ed innovazione in questo settore, applicare la ricerca ai processi ed ai prodotti tradizionali della nostra produzione agroalimentare che rappresentano vere e proprie eccellenze sul mercato mondiale, significa investire nel futuro e, quando si investe nel futuro, non c’è crisi economica che possa bloccare o condizionare i processi”.

“In tal senso –ha concluso l’assessore provinciale alle attività economiche e produttive- voglio ringraziare il Salumificio San Vincenzo e la famiglia Rota che, negli anni, ha saputo irrobustirsi e rinnovarsi puntando sul futuro,  dando lavoro a decine di lavoratori che costituiscono un punto di riferimento importante per l’economia dell’intera area presilana”.

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