Catania, donna uccisa al cimitero. Il legale: “una donna ha partecipato all’omicidio”

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Una donna ha partecipato all’omicidio di Maria Concetta Velardi e forse anche non e’ stata da sola. Il corpo della donna martoriato ci fa ipotizzare che l’omicidio si stato compiuto da almeno due persone“. Lo ha affermato, incontrando i giornalisti a Catania, l’avvocato Giuseppe Lipera, che assiste il figlio di Maria Concetta Velardi, la vedova di 59 anni assassinata con colpi di pietra il 7 gennaio scorso nel cimitero di Catania. Il legale ha spiegato che l’ipotesi e’ emersa dopo che durante l’autopsia sono stati riscontrati sulla schiena della vittima segni che possono fare pensare ad unghiate lasciate da una donna. Per questo motivo ha chiesto alla Procura la riesumazione del cadavere “per verificare la possibilita’ di identificare tracce biologiche sulla zona interessata dai graffi“. Lipera non ha voluto fare i nomi delle altre due persone iscritte nel registro degli indagati insieme con il figlio della vittima, affermando solamente che si tratta di due uomini rispettivamente di 75 e 37 anni che “non si conoscono tra di loro“, che “uno dei due e’ sicuramente estraneo ai fatti” e che il figlio della vittima, Fabio Mata’, “conosce entrambi per frequentazioni cimiteriali“. Il legale ha anche reso noto di essere stato convocato insieme con Mata’ dalla Polizia Scientifica “per accertamenti non ripetibili“. Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, lo stesso Mata’, e gli esperti nominati dalla famiglia, tra cui il medico legale Antonella Milana. “Ci sono delle lesioni – ha detto Milana – che fanno pensare alla possibilita’ che siano state lasciate dalle unghie di una donna. E’ una ipotesi che deve’essere suscettibile di accertamento“.

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