A fronte di tale situazione, sottolinea Giordano, gli ambiti territoriali provinciali e in particolare i grossi centri escano da una situazione di stallo e tentino di programmare un serie di interventi strutturali senza cadere in una condizione di rassegnazione e impotenza.
In questa direzione, evidenzia il consigliere regionale, non posso non rilevare un immobilismo preoccupante della terna commissariale di Reggio Calabria che, fra l’altro, aveva preannunciato un piano straordinario ma sembra che lo stesso, a vedere la realtà, sia rimasto sulla carta tant’ è che si sono registrati semplicemente interventi estemporanei.
Su questi presupposti, si domanda Giordano, chiedo se la Commissione straordinaria, per superare l’emergenza e tornare alla normalità, abbia programmato un potenziamento, rafforzando il porta a porta, della raccolta differenziata prevedendo nel contempo delle premialità per i cittadini virtuosi, abbia istituito una task force che operi controlli su tutto il territorio comunale per il rispetto, da parte dei cittadini, degli obblighi derivanti dalla stessa raccolta differenziata irrogando sanzioni in caso di violazioni. E ancora, continua Giordano, se rispetto all’impianto di Sambatello la Commissione abbia compiuto i necessari passi nei confronti della regione per il ripristino e l’adeguamento tecnologico di una struttura essenziale per il trattamento dei rifiuti e che sconta sempre problemi di manutenzione mentre , al contrario, così come previsto nel vecchio piano regionale dei rifiuti,era previsto che diventasse un impianto di eccellenza nel settore. Si assiste, invece, conclude il consigliere regionale, alla creazione in modo surrettizio e con al scusa dell’emergenza di una discarica a cielo aperto, non vorremmo che nella logica “dell’emergenza” si realizzassero degli interventi incompatibili con l’ambiente e contrastanti con una moderna cultura di gestione del ciclo dei rifiuti.