“A noi piace l’idea di mettere in campo uomini che siano innamorati di donne”: ecco la dichiarazione di Scopelliti che sta facendo tanto discutere

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Non vogliamo uomini che amano altri uomini”. È stata questa l’affermazione pronunciata dal Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti in merito alle prossime candidature al Centrodestra di Reggio Calabria. Il pensiero del Presidente, espresso davanti alle telecamere di Reggio Tv, ha suscitato l’indignazione della comunità gay calabrese, che giovedì incontrerà Scopelliti per avere chiarimenti.

La famosa frase è stata pronunciata in occasione di un’intervista fatta durante la conferenza stampa di presentazione dei circoli del Nuovo Centrodestra, in cui è stata chiesta al Presidente della Regione una risposta in merito alla contesa elettorale in riva allo Stretto.

«Noi non vogliamo né uomini che non siano coraggiosi, né mezzi uomini, né uomini che sono innamorati di altri uomini. A noi piace l’idea di mettere in campo uomini che siano innamorati di donne, che amino il rapporto di coppia e che individuano nel rapporto di un matrimonio un uomo ed una donna. Quando faccio questo tipo di parallelo voglio dire che noi vogliamo uomini che siano innamorati della città».

Queste le esatte parole di Scopelliti, che ha subito rettificato, cercando di arginare le reazioni dell’Arcigay: “Sono fortemente rammaricato per le polemiche che qualcuno sta alimentando in questi giorni – ha scritto in una nota – strumentalizzando un passaggio estratto da un ragionamento più ampio e articolato che ho pronunciato qualche giorno fa. Voglio innanzi tutto ringraziare gli esponenti dell’Arcigay per non aver speculato, al contrario di altri, sulla frase da me pronunciata e ribadisco che nei loro confronti ho sempre avuto il massimo rispetto che credo di aver sempre dimostrato nella mia storia politica. Confermo che nei prossimi giorni avrò piacere ad incontrarli e questo sarà utile per continuare quel confronto che hanno sempre manifestato con costante e continuo impegno nella vita politica non solo della città ma anche della nostra Regione. Nell’occasione ribadirò, come ho sempre fatto – conclude Scopelliti – che condanno e ripudio qualsiasi forma di discriminazione a partire proprio dall’omofobia”.

La replica dell’Arcigay è stata comunque forte: Lucio Dattola, Lavinia Durantini e Francesco Bartolo Furfaro, rispettivamente Presidenti delle comunità Arcigay di Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro, si sono detti “indignati e rammaricati” e alla luce dell’attività della Commissione Pari Opportunità della Regione si proclamano “stupiti e disorientati da affermazioni di tal genere, che offendono non solamente chi appartiene alla comunità omosessuale, soprattutto, ma colpiscono e sminuiscono la dignità di tutti i calabresi, senza distinzione alcuna e l’attività costante e gratuita dei circoli territoriali Arcigay”.

È al centro del dibattito anche una lettera mandata stamattina da Alessandro Cecchi Paone a L’Ora della Calabria, in cui il giornalista ed ex-parlamentare esplicita la sua ferma accusa alle dichiarazioni del Presidente Scopelliti.

La citata affermazione di Scopelliti ha fatto parlare molto, soprattutto perché pronunciata in un periodo storico-culturale in cui ancora si assiste quotidianamente ad atti di discriminazione di genere. (Ad oggi è al vaglio del Senato la legge contro l’omofobia).

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