Scula: la lettera aperta del prof. Gioffré al ministro Carrozza

StrettoWeb

Scuola: Carrozza, per prof sostegno sì a superamento areeDi seguito la lettera aperta inviata dal Prof. Domenico Gioffré, Storico e archivista al ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza:

Gentile Ministro Maria Chiara Carrozza,

sono un giovane insegnante meridionale abilitato grazie al TFA ordinario presso l’Università degli Studi di Messina, al mio primo anno di insegnamento, come supplente di lettere, in una scuola lombarda: un’esperienza avvincente e meravigliosa. Le scrivo sperando che questa lettera Le venga recapitata… Non entro in merito alla polemica tra TFA ordinario e PAS, perché trovo tutto ciò molto triste e avvilente, se non altro in virtù del fatto che, a causa di scelte scellerate decise a monte dai suoi predecessori, si sta scatenando una “guerra tra poveri” che non promette nulla di buono ma che lascia solo tanta amarezza e rabbia…

Ho 31 anni e, prima di iniziare l’avventura nella scuola, svolgevo l’attività di archivista – peggio che andar di notte – con contratti a progetto che farebbero vergognare e rabbrividire chiunque in un Paese civile con un patrimonio culturale invidiabile come è il nostro, ma evidentemente in Italia abbiamo perso il senso di indignarci dinanzi allo sfruttamento delle eccellenze costringendo migliaia di giovani e non ad emigrare altrove.

Pertanto mi sono sottoposto all’ennesima prova per acquisire un ulteriore titolo, appunto l’abilitazione, sebbene non ne comprendessi il senso, visto che lo Stato mediante l’Università aveva già saggiato e certificato le mie competenze. Le risparmio che ciò ha comportato la rinuncia da parte mia, così come di tanti miei colleghi, di svariate supplenze che mi erano state proposte poiché, essendo inserito nella graduatoria di terza fascia della prov. di Varese, era impossibile accettare e frequentare contemporaneamente le lezioni del TFA a Messina, i cui costi conosce fin troppo bene. Così rinunciai a lavorare, guadagnare, fare esperienza, ad accumulare i 12 punti ecc..

Quest’anno l’avvio dei PAS e del TFA di Sostegno che per fortuna o sfortuna non ho superato… anche qui mi chiedo: ma cosa devo ancora dimostrare avendo vinto già una volta un concorso abilitante? Non sarebbe stato più corretto far accedere i “tieffini ordinari” direttamente come avvenne qualche anno fa per gli abilitati SISSIS? Quanto ancora bisognerà studiare per dimostrare poi cosa…? Allo stato attuale, a meno che le cose non cambino in meglio, per noi poveri sfigati, orfani di una generazione che ha perso il senno della ragione, per poter entrare di ruolo nella scuola italiana dovremo sottoporci all’ennesimo concorso, che ci ruberà tempo, denaro e tranquillità… ma ne vale davvero la pena? Intanto, nel migliore dei casi, avremo superato i 40 anni, senza un lavoro stabile, né prospettive sicure, con la paura di non riuscire mai a stabilizzarci e crearci un presente alquanto sereno.

Mi permetta, Ministro, di dirLe ancora cosa in merito ai TFA di sostegno che le Università stanno per avviare: l’insegnante di sostegno dovrebbe essere un docente che ha scelto di insegnare ai più svantaggiati, dovrebbe essere una vocazione, missione così come per tanti di noi è una vocazione insegnare materie umanistiche, scientifiche o tecniche… l’abilitazione al sostegno non deve essere la scorciatoia per avere il ruolo o la speranza di incarichi annuali…È angosciante constatare che è il Sistema a costringerci a ricorrere a questi espedienti: si gioca sulla disperazione di precari che da anni insegnano e che giustamente anelano un posto di lavoro a tempo indeterminato e soprattutto sulla vita e formazione di studenti che necessitano di attenzione e supporto… Ministro ma dove stiamo andando?

Per finire vorrei sapere come faranno le scuole ad assegnare ai tieffini abilitati, le supplenze ormai a   metà anno scolastico…? In base a quali elenchi riusciranno a fare la distinzione tra abilitati e non? Non Le sembra assurdo o comunque troppo dispendioso tutto ciò conoscendo i tempi della macchina amministrativa italiana? La montagna ha partorito il topolino…

Oltre il danno la beffa!!!

Condividi