Reggio, Operazione inganno: scarcerato Giuseppe Cosmo. Annullato dal riesame l’arresto per associazione mafiosa

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imagesIl Tribunale della Libertà di Reggio Calabria (presidente Filippo Leonardo consiglieri a latere dott.ri Aliquo’ e Foti), ha accolto la richiesta di riesame avanzata dal legale di fiducia avvocato Marco Tullio Martino annullando l’arresto avvenuto circa venti giorni addietro nell’ambito della c. d. operazione “Inganno”. L’indagato, che ha lasciato ieri pomeriggio la casa circondariale di Reggio Calabria, era accusato di far parte di un’associazione a delinquere di stampo mafioso operante in San Luca, e legato alla cosca dei cosiddetti Mammoliti “fischiante”. Cosmo Giuseppe era stato tratto in arresto proprio in occasione del conferimento di un appalto di centinaia di migliaia di euro che lo stesso, titolare di una impresa edile, si sarebbe aggiudicato in concorso con una ditta referente di Melito Porto Salvo. La fonte accusatoria era costituita dalle conversazioni intercettate in ambientale sulla macchina del sindaco di San Luca, Sebastiano Giorgi, che conversava nell’occasione con l’allora assessore, Francesco Murdaca.

La difesa, ha posto immediatamente l’accento sulla mancanza di gravità indiziaria per il delitto associativo, dimostrando, con l’ausilio di una cospicua allegazione documentale, come non fossero presenti nella corposa ordinanza ed in tutti gli atti trasmessi al riesame i requisiti richiesti dalla normativa per la configurabilità del reato di associazione mafiosa di cui all’art. 416, bis. Il Tribunale accogliendo la tesi difensiva, ha disposto proprio nel pomeriggio di ieri, l’annullamento dell’ordinanza emessa nei confronti del Cosmo.

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