Reggio, Scopelliti e Arena sulla TARES: “chi ci tira in ballo è in malafede e dice il falso”

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Chi sostiene che l’aumento Tares sia addebitabile  a nostre responsabilità dice il falso, é in malafede e soprattutto istiga alla violenza“.

Il duo Scopelliti -Arena, bersaglio mobile delle invettive incondizionate scatenate soprattutto dall’ultima manifestazione di piazza  targata Cinque Stelle, non ci sta: alzano il tiro il Governatore e l’ex sindaco di Reggio,  si difendono e contrattaccano. Pesantemente. E siccome la polemica non piace, annunciano un pacchetto di proposte da sottoporre all’ attenzione del prefetto Chiusolo sul quale ripongono “grande fiducia in virtù della sensibilità dimostrata in questi primi mesi reggini dallo stesso Prefetto“.

La prima questione che voglio porre all’attenzione di taluni politici è che il clima di difficoltà in cui vive la comunità reggina non va cavalcato a fini di parte, né, tanto meno, discostando l’attenzione dell’opinione pubblica dal confronto sulle questioni politico-amministrative, e scivolando nell’invettiva o nella polemica contro le persone – ha incalzato Scopelliti – “Non è un clima buono e bisogna per questo evitare istigazioni pericolose e soluzioni semplicistiche. Da parte mia e delle persone che lavorano con me a stretto contatto di gomito, stiamo operando per offrire soluzioni e non facili capri espiatori“. Scopelliti ha confermato chela richiesta di confronto sulla Tares con Chiusolo  persona stimabilissima, e con la struttura tecnica del Comune per individuare quei passaggi utili a mitigare l’aumento del 120% della Tares che, è bene ricordarlo, è un lascito della politica economica del Governo Monti, il più nefasto della storia repubblicana, che ha oberato i Comuni oltre misura, scaricando sui cittadini totalmente il peso dei tributi, anche in quegli enti che presentavano bilanci in positivo. Da qui la nostra preoccupazione per chi in questi giorni, anziché lavorare per dare soluzioni ai problemi dei cittadini, continua a sbandierare ai quattro venti ‘verità’ artefatte sulle presunte responsabilità di Scopelliti e Arena in ordine all’aliquota della Tares. Io spero sinceramente e seriamente che si rifletta prima di indicare Arena e il sottoscritto come i responsabili di ogni male postremo di Reggio e, più sobriamente, si ritorni a privilegiare il confronto politico e non la bassa strumentalizzazione delle difficoltà che stanno vivendo molti reggini“.
Sia chiaro però – ha sottolineato il presidente della Regione – che respingeremo con forza e con i mezzi che la democrazia offre, ogni tentativo di colpire le singole persone, rifiutando, invece, di discutere in maniera efficace sulle iniziative utili ad ottenere un livello di tassazione più sopportabile proteggendo le categorie sociali più esposte“.

Per l’assessore alle Attività produttive, Demetrio Arena, “il rigorismo di Monti ha acuito quanto più possibile le conseguenze della crisi economica che mina anche la coesione sociale. A noi sembra che dietro il forte aumento della Tares vi sia il tentativo, a mio avviso non spiegato bene ai reggini, di scovare il cosiddetto insoluto, ovvero, l’evasione dei tributi. Su questo tema, prima dello scioglimento del Consiglio comunale, la mia amministrazione, invece, aveva stipulato un accordo con l’Agenzia delle Entrate che ci ha permesso di recuperare introiti dovuti per circa quattro milioni di euro in pochissimo tempo. Una scelta di buona amministrazione che cozza con la logica di chi si ostina a provocare spinte pericolose, di macelleria sociale e civile, che a Reggio potremmo tutti pagare a caro prezzo. Resto fermo nella convinzione che tutto il dibattito politico debba costantemente rientrare sopra l’asticella del confronto civile evitando il ‘tanto peggio, tanto meglio’ di triste memoria“.

Anche perchè come scriveva qualche giorno fa uno dei maggiori quotidiani economici nazionali tornando in tema Tares non hanno ancora inventato tasse per pagare i debiti.

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