Nello specifico trattasi di:
All’esito della predetta sentenza, emessa il 28 novembre u.s., i germani Domenico e Giovanni LOGIUDICE, fratelli del capocosca Antonino, sono stati condannati alla pena di 10 anni di reclusione per il delitto di associazione mafiosa ed all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, invece i coniugi STILO Bruno e MAVIGLIA Antonia, anch’essi organici al medesimo sodalizio criminale, sono stati condannati alla pena di anni 3 di reclusione per il delitto di intestazione fittizia del predetto Bar “ONDA D’ORO” ed all’interdizione di anni 5 dai pubblici uffici, tutti indistintamente beneficiando della diminuente conseguente alla scelta del rito procedurale, nonché, a pena espiata, tutti saranno sottoposti alla misura di sicurezza della libertà vigilata e del divieto di soggiorno nella Provincia di Reggio Calabria per anni TRE.
Il provvedimento de quo è la conseguenza della propedeutica ordinanza di custodia cautelare nr.1311/12 RGNR DDA -nr.1321/12 RGIP DDA -nr.88/12 R.O.C.C., emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale DDA, a conclusione di un’articolata attività di indagine condotta da quest’Ufficio ed eseguita in data 14 aprile 2012, all’esito della quale vennero tratti in arresto 9 soggetti, tutti appartenenti alla cosca dei LOGIUDICE, ritenuti responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso ed intestazione fittizia di beni.
Nel corso della suddetta attività investigativa venivano individuate diverse attività commerciali (CO.PLA.SUD S.A.S., D.I. INGR.AL.SUD, D.I. LO GIUDICE Maria; D.I. MAVIGLIA Antonia) di fatto gestite da LO GIUDICE Giovanni, da LO GIUDICE Domenico e da STILO Bruno, ma formalmente intestate a terzi soggetti, compiacenti prestanome dei tre esponenti apicali della cosca LO GIUDICE; ugualmente, ulteriori accertamenti consentivano di individuare diversi immobili negli anni recenti intestati formalmente a queste persone giuridiche (un deposito in via Benassai n. 2/B, un magazzino in via Enotria n. 3,edificio e terreno in via Vecchio Cimitero s.n.c. Frazione Gallina), di fatto appartenenti a LO GIUDICE Giovanni e LO GIUDICE Domenico: in linea con un modus procedendi costantemente attuato dai componenti della consorteria finalizzato ad eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali.