Reggio, i turisti in fila per i Bronzi al Museo e l’ottusità provinciale del “tanto è gratis”…

StrettoWeb

Riace Bronzes return to public, opened Museum ReggioSe al posto di “Capitale Europea della Cultura“, Reggio Calabria si fosse candidata a “Capitale Europea delle polemiche“, sicuramente avrebbe vinto per distacco: questa è la città delle polemiche, delle lagne, delle lamentele continue anche nei momenti e sugli eventi più impensabili, quando da raccontare ci sono solo cose positive, come lo straordinario successo del nuovo Museo Archeologico Nazionale che ieri ha riscontrato accessi da record, con circa 5.000 visitatori in una sola giornata, e che sta viaggiando a grandi numeri dal giorno in cui è stato inaugurato, sabato 21 dicembre, con quasi 1.000 visitatori al giorno, dato impensabile fino a qualche settimana fa.
foto 2Il ritorno dei Bronzi dopo 4 anni di esilio a Palazzo Campanella e la nuova struttura museale hanno attirato visitatori da tutto il comprensorio reggino, dalle varie province calabresi e dalla vicina Sicilia. Turisti che stanno portando indubbiamente un beneficio importante alla città, a maggior ragione in un momento così difficile di crisi. Ma a Reggio come al solito c’è chi non è contento e ha modo di lamentarsi e protestare. Facciamo un piccolo riepilogo:

  • Anni duemila, i Bronzi di Riace sono al Museo e ricevono ogni anno discrete visite turistiche. Polemiche: “potrebbero essere molte di più, così non sono valorizzati come meritano“.
  • Nel 2009 iniziano i lavori per l’ammodernamento del Museo, si propone di trasferire i Bronzi fuori. Polemiche: “ce li vogliono rubare“.
  • I Bronzi devono essere restaurati. Polemiche: “è un altro pretesto per rubarceli“.
  • Gli enti locali trovano una soluzione per restaurare i Bronzi senza portarli via da Reggio e viene allestita a Palazzo Campanella, Sede del Consiglio Regionale, una sala turistica in cui i restauratori potranno fare il loro lavoro mentre i turisti potranno continuare ad ammirarli, per giunta gratuitamente. Polemiche: “sono abbandonati in uno scantinato“.
  • I Bronzi rimangono 4 anni in questo “scantinato” appositamente allestito (e costato 2 milioni di euro), e ricevono diverse centinaia di migliaia di visitatori. Polemiche:  “il Museo è chiuso da 4 anni“.
  • Dicembre 2012: i Bronzi tornano al Museo. Polemiche: “in città c’è la spazzatura“.
  • Il nuovo Museo viene inaugurato. Polemiche: “dobbiamo pagare la TARES“.
  • Nel giorno della “Notte dei Musei”, 5.000 curiosi e turisti provenienti in gran parte dalla Sicilia si mettono in fila per più di un’ora pur di vedere i Bronzi. Polemiche: “tanto è gratis“.

foto 1Ma che Reggio Calabria sia la città delle polemiche, di lagne e lamentele, di vittimismi e piagnistei, di invidie e gelosie lo scriveva in tempi non sospetti il grande poeta Nicola Giunta: “Nani su’ iddi e vonnu a tutti nani; nci vannu terra terra, peri e mmani; e, pâ malignità bbrutta e superba, cca non crisci chi erba, erba, erba… N’ta ‘stu paisi cunta sulu a ‘mbiria, pirciò non sunnu tutti chi cicoria. Nani su’ iddi e vonnu a tutti nani. Arburi?… Si ccarcunu ‘ndi sciurisci, ‘nci minunu petrati non mmi crisci….  Ambatula tu fai.. Rresti cu ‘ngagghiu… Si senti sempri chi ‘nc’è fetu d’agghiu… Si ‘nc’esti ‘nu cartellu aundi rici: Sti ‘ggenti tra di iddi su’ nnimici!”

I nemici di Reggio, dopotutto, sono proprio gli stessi reggini che con la loro mentalità non riescono mai a volgere lo sguardo oltre il proprio naso. Ieri, ad esempio, in fila al Museo c’erano tanti turisti: “soprattutto siciliani. Avranno approfittato della bella giornata di sole per fare una gita a Reggio e vedere i Bronzi, moltissimi venivano dalla Sicilia, tanti altri dalle varie province della Calabria, qualcuno era anche straniero o del nord, veri e propri turisti che magari si trovavano in vacanza nei dintorni e hanno approfittato dell’iniziativa per venire a Reggio“, ha spiegato ai microfoni di StrettoWeb Roberto Laruffa, responsabile della società Kore che gestisce la biglietteria.

02Invece chi al Museo non s’è neanche avvicinato è convinto che fossero tutti reggini, in fila per risparmiare 5€. Il problema di quest’ottusità provinciale è innanzitutto l’ignoranza: non sanno, ad esempio, che il costo del biglietto del Museo è davvero ridicolo di fronte all’importanza dell’indotto turistico. Fosse per i 5€ del biglietto del Museo, il turismo potrebbe anche non esistere: innanzitutto va precisato che l’accesso è sempre gratuito per gli under 18, per gli over 65, per tantissime categorie come forze dell’ordine, giornalisti ecc. ecc.
Inoltre per chi ha tra 18 e 25 anni c’è il biglietto ridotto, di appena 3€. Infatti nei giorni precedenti a ieri, al Museo sono entrate circa 5.500 persone (quasi 1.000 al giorno tra domenica 22 e venerdì 27 dicembre), di cui solo 1.100 hanno pagato il biglietto a prezzo pieno, 300 hanno pagato quello ridotto e altri 4.000 sono entrati comunque gratis. E così sarà sempre, in base alla normativa nazionale e al regolamento del Museo. Inoltre gli introiti del biglietto del Museo solo molto marginalmente vanno a ricadere sul territorio.

Regione Calabria Turismo 1I benefici del turismo non sono quelli diretti, almeno per la città. La cosa più importante è l’indotto, è il turista che viene da fuori per vedere i Bronzi e per entrare al Museo ma ovviamente si ferma a Reggio qualche ora o qualche giorno e ovviamente consuma, mangia, spende, fa shopping, compra qualche souvenir (ci fossero i negozi…), ammira le altre bellezze della città e, se gli piace, magari fa una bella pubblicità e ci torna con altri amici. Il turismo funziona così ovunque nel mondo, solo che a Reggio ancora non lo si riesce a capire e si arriva al punto da criticare le file del Museo perchè “tanto è gratis“, come se non avesse valore.

Ieri in tutte le città d’Italia, da Firenze a Torino, da Roma a Napoli, da Milano a Venezia fino a Palermo e Trieste, ci sono state lunghe code in tutti i Musei nazionali che hanno aderito alla manifestazione. Ovviamente lo sgravio del non dover pagare il biglietto incentiva ancora più persone ad avvicinarsi ai centri di cultura, ma è un aspetto molto marginale rispetto all’evento in sè. Dopotutto Reggio è la città in cui spuntano dal nulla quotidianamente nuovi locali come bar, ristoranti, pizzerie e pub (che poi molto spesso si ritrovano a chiudere in poco tempo), ma pochissimi decidono di investire nel turismo, in quegli oggetti e prodotti che farebbero felici i turisti che arrivano da fuori e sono disposti a spendere ma non trovano dove e come farlo. E’ difficile che una famiglia di Catania che arriva a Reggio per vedere i Bronzi, dopo la visita al Museo vada a cercare mojito e bloody mary…

27LA POLEMICA SULLA CHIUSURA “ANTICIPATA” – Chi vuole cercare il pelo nell’uovo sempre e a ogni costo, accusa gli addetti al Museo di aver chiuso in anticipo. In realtà i portoni sono stati chiusi correttamente e come previsto alle 23:30, come in tutte le altre città d’Italia, nonostante il malcontento di chi era ancora il fila. “Ma in realtà era giusto chiudere così, erano questi gli orari previsti, la manifestazione finiva a mezzanotte quindi per chiudere il Museo alle 00.00 bisognava bloccare gli ingressi 30 minuti prima” spiega ai microfoni di StrettoWeb Roberto Laruffa, responsabile della società Kore che gestisce la biglietteria. “Purtroppo ci sono stati dei malintesi – aggiungeLaruffa – sulla stampa, alcuni giornali hanno scritto che sarebbe rimasto aperto fino alle due di notte, ma non era vero, e la gente pensava che fosse ancora in orario“. Sul posto si sono scatenate le proteste e per domarle è dovuta intervenire persino una volante dei Carabinieri. Anche questo, dopotutto, conferma la straordinaria voglia di ammirare i Bronzi di Riace e le altre straordinarie bellezze custodite all’interno del Nuovo Museo Archeologico di Reggio Calabria come ilKouros, la Testa di Basilea, la Testa del Filosofo(tutte preziose testimonianze della Magna Grecia, reperti unici al mondo databili ad oltre 2.500 anni fa!) e altre opere.

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