Primarie PD, Solano spiega “le ragioni del mio sostegno a Renzi”

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matteorenziVoto Renzi perché la sua proposta politica è adeguata alle nuove esigenze di rinnovamento  e perché rappresenta la discontinuità necessaria per dare nuovo slancio e vitalità al Partito Democratico.  La discontinuità intesa come capacità di rinnovarsi, come sensibilità volta a leggere il nuovo che emerge nella società, è stata la caratteristica fondamentale  che ha fatto del PD una grande forza del riformismo europeo. Il rinnovamento però ha sempre determinato un conflitto tra il cuore, spesso ancorato alla tradizione, e la mente, più propensa alla logica ed alla razionalità”. Ad affermarlo è il dott. Domenico Solano, segretario del circolo di Palmi del Partito Democratico.

“Quando – aggiunge Solano – Enrico Berlinguer propose il “compromesso storico” per fare fronte comune contro l’assalto terroristico, chiamando a raccolta tutte le forze dell’arco costituzionale, si segno un momento di forte discontinuità che però fu determinante per dare nuova e vitale linfa al più grande partito della sinistra italiana. Quando Achille Occhetto propose di cambiare il simbolo del PCI, sostituendo la gloriosa falce e martello con un’anonima quercia, fu un elemento di forte discontinuità. Una parte di noi, il cuore appunto, si sentiva smarrita ad abbandonare il simbolo di tante battaglie. Per fortuna prevalse la ragione e la storia ha dimostrato che fu una scelta giusta e fondamentale per mantenere forte è viva la sinistra italiana, mettendola al riparo delle macerie del muro di berlino che da li a poco sarebbe rovinosamente crollato addosso agli ortodossia  militante”.

“Oggi Matteo Renzi propone un partito nuovo, un partito che affronta i problemi nella loro complessità senza rifugiarsi in comodi slogan propagandistici, ormai vetusti e desueti. Un partito che sappia comunicare sia con i militanti che con giovani che non appartengono ad un preciso schieramento politico. Oggi Renzi rappresenta quella discontinuità vitale per dare forza al centrosinistra italiano e traghettarlo in una logica di governo per affrontare e risolvere i grandi temi di un’Italia tutta rifugiata nel passato e che non ha il coraggio di proiettarsi nel futuro. Queste, in estrema sintesi, le ragioni della mia scelta. La frase su Vendola, attribuitami per un refuso giornalistico, esprime un concetto fuorviante, che non mi appartiene e che sarebbe oltremodo irriguardoso nei confronti di un’altra forza politica. Io, indipendentemente dalle percentuali elettorali,  ho sempre avuto ed  ho assoluto rispetto per tutte le forze politiche ed in particolare per SeL e per  gli altri partiti del centrosinistra.  Le ragioni della mia scelta a sostegno di Renzi  guardano al PD, il progresso della società ed futuro  dell’Italia. Domenica nella sede del PD, si è tenuta una partecipata assemblea nella quale si sono espresse le varie posizioni  politiche a sostegno delle candidature di RENZI, CUPERLO e CIVATI. Un momento di alta politica imperniato su grandi opzioni ideali. Nel nostro partito ci sono  le sedi ed i momenti per il confronto democratico, si chiamano riunioni, congressi, assemblee  ed in esse vi è la possibilità di manifestare le propri posizioni, quali che siano.  Dispiace rilevare che chi non contribuisce e non partecipa il alcun modo alla vita del circolo abbia voluto cogliere anche  questa circostanza di dibattito politico alto, per esercitare sui giornali il patetico professionismo di “fuoco amico” e scagliare un ulteriore attacco nei confronti della direzione del circolo PD.  Sfuggono al dibattito, evitano il confronto e poi diventano “leoni  da tastiera” per comunicati stampa pretestuosi e sempre in contrapposizione, quasi personale, alla direzione del circolo, sembra che esistano solo per esprimere disprezzo e contrasto agli organismi democraticamente eletti”.

“Stiamo ancora aspettando – conclude Solano – il giorno in cui tutta la loro verve polemica venga utilizzata per fare vera opposizione alla maggioranza che disamministra il comune e che la smettano di fare “fuoco amico” per conto del re di prussia”.

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