Pesanti condanne nell’ambito del processo con rito abbreviato Gotha3. Il Gup del Tribunale di Messina, Monica Marino, dopo quasi sei ore di camera di consiglio, ha condannato a dodici anni Rosario Pio Cattafi, l’avvocato barcellonese considerato dall’accusa l’anello di congiunzione tra le organizzazioni criminali presenti sul territorio e i clan di Barcellona Pozzo di Gotto e Catania. Per lui l’accusa, rappresentata da Guido Lo Forte, aveva chiesto 16 anni. Sei anni e 8 mesi sono stati invece inflitti a Tindaro Calabrese, ai vertici del gruppo mafioso dei “Mazzarroti”; quattro anni e quattro mesi ad Agostino Campisi, elemento di punta del clan dei “Barcellonesi” a Terme Vigliatore; sette anni e mezzo a Giuseppe Isgrò, cassiere dell’organizzazione criminale; cinque e otto mesi a Giovanni Rao, boss di Castroreale; quattro anni e otto mesi a Salvatore Carmelo Trifilò. Determinate anche le liquidazioni, pari a 230 mila euro, nei confronti delle parti civili: 5 mila euro al pentito Carmelo Bisignano; 25 mila euro nei confronti dell’avvocato Fabio Repici, da sempre grande accusatore di Rosario Pio Cattafi; centoventimila euro alla SicilSaldo; dieci mila euro per i Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Mazzarrà Sant’Andrea; cinque mila euro per l’Associazione Vittime di Mafia; dieci mila euro all’Associazione Pio La Torre; dieci mila euro al titolare della Venumer, una delle imprese che denunciò il racket; trenta mila euro a Patrizia Torre e quindici mila euro ad Alesci, entrambi denunciarono fenomeni estorsivi. Hanno difeso gli imputati gli avvocati Alessandro Cattafi, Tommaso Calderone, Giuseppe Carrabba, Giuseppe Lo Presti, Pinuccio Calabrò, Giovanbattista Freni, Tino Celi.