Nucera (Ncd): “In Calabria messa la parola fine al precariato”

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“La Calabria ha finalmente imboccato il percorso per il superamento del precariato in tutte le sue forme. E’ un importante successo frutto di un’azione politica intensa, e dell’autorevolezza che la Calabria ha saputo dimostrare ai tavoli del Governo”.

Queste le parole del Segretario Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera a commento delle decisioni assunte dal Governo in materia di precariato nella legge di stabilità. “Adesso tocca a noi fare la nostra parte. La proposta di legge regionale, approvata ieri dalla Giunta regionale per ‘favorire il superamento del precariato, secondo le direttive contenute nel Decreto Legge 101 del Governo, dovrà avere una corsia preferenziale. Giovedì, in occasione della seduta dedicata alla sessione di Bilancio, faremo in modo di approvare, con urgenza, questa legge che apre prospettive nuove a tanti lavoratori del precariato calabrese”.

“Si tratta di risultati che dimostrano il lavoro svolto in questi anni, e che quello che dicevamo negli incontri che più volte abbiamo avuto con il precariato della nostra Regione, non erano chiacchiere, ma obiettivi concreti che siamo riusciti a fare applicare non solo agli Lsu-Lpu della regione, ma anche ai precari delle leggi regionali 15/2008, 28/2008 e 8/2010”.

“Da qui a pochi giorni la Calabria sarà la prima regione d’Italia a dotarsi di uno strumento legislativo essenziale per il superamento del lavoro precario. Con la nuova legge, che istituisce per la prima volta l’Albo regionale del precariato, sarà possibile per i Comuni, grazie ai finanziamenti aggiuntivi già assegnati dal Governo, firmare convenzioni triennali. Sarà anche questo un modo per ridare serenità e tranquillità ad un settore che spesso doveva fare i conti con i rinnovi annuali o continue sospensioni della collaborazione per mancanza di risorse. Ma ancora più importante – ha sottolineato il consigliere regionale Giovanni Nucera – sono gli strumenti che la legge ha introdotto per avviare le procedure di stabilizzazione, che ciascun Ente potrà utilizzare per l’assunzione a tempo indeterminato, anche parziale, dei soggetti iscritti all’Albo regionale, con diritto di precedenza rispetto agli altri lavoratori e la fuoriuscita di quelli che sono ormai prossimi all’età della pensione, che potranno contare su un ‘voucher’ di accompagnamento fino al  reddito da quiescienza”.

“Sapevamo che non sarebbe stato un percorso facile – ha aggiunto il Segretario Questore del Consiglio regionale –  ma alla fine il lavoro di squadra, la voglia e la determinazione dimostrate a Roma, al tavolo del Governo, nel voler risolvere il problema, per chiudere la vergognosa pagina dei ‘lavoratori in nero legalizzati’ hanno avuto la meglio.  Ho sempre seguito  – ha concluso Nucera –  la travagliata vicenda dei lavoratori precari della Calabria. Li ho incontrati ed incoraggiati più volte perché svolgono, nonostante  le modeste spettanze loro assegnate,  importanti servizi e nel tempo hanno assunto e svolgono anche importanti funzioni istituzionali, che altrimenti molti Comuni non avrebbero potuto assicurare. Tempo fa avevo affermato che non volevamo che la Calabria rimanesse  la terra dell’eterno precariato. Ed è una promessa che stiamo facendo in modo di mantenere.

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