I Forconi: “disposti a farci arrestare e a darci fuoco”, e per lunedì c’è già chi chiude le scuole

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Lo sciopero non sara’ revocato. Noi lo attueremo. Ieri sera ci e’ arrivata la comunicazione da parte delle Prefetture di Catania, Ragusa, Siracusa e Messina che dice che ci e’ vietato tutto. Sono rispettoso delle istituzioni ma ci chiedono di fare le manifestazioni come fanno quelli della Cgil, Cisl e Uil. Purtroppo per noi e’ una manifestazione vera, non finta, quindi non possiamo adeguarci. Siamo disponibili a farci arrestare“. Lo ha detto a Catania il leader dei Forconi Mariano Ferro in merito alla protesta in programma da lunedi’. Ad un cronista che gli ha chiesto se il movimento attuera’ i presidi anche se le Prefetture non concederanno deroghe a quanto disposto, Ferro ha risposto: “Potrei dirle che siamo disponibili a farci arrestare, che qualche migliaio di persone potrebbero darsi fuoco mettendo la benzina davanti alle Prefetture. Stiamo riflettendo sul da farsi“. “Questo governo – ha proseguito Ferroci deve dire cosa vuole fare. Ieri ci e’ stato chiesto un incontro con il sottosegretario Castiglione. Abbiamo detto che questa volta incontri nelle stanze chiuse non ne facciamo perche’ la prima cosa che pensano i siciliani e’ che ci siamo venduti“. Ad un cronista che gli ha chiesto perche’ il movimento, anche alla luce del risultato elettorale del loro movimento alle scorse consultazioni, sceglie sempre questa forma di protesta, Ferro ha risposto: “Datemi un altro sistema per svegliare questo popolo che dorme. Organizziamo una manifestazione a Roma? E chi ci viene? Facciamo ridere il Paese. Dite a questo Governo che o ci da’ risposte o vada a casa“.

SCUOLE CHIUSE LUNEDI’ IN DUE COMUNI DEL NAPOLETANO – Lunedi’ prossimo, 9 dicembre, scuole chiuse ad Ottaviano e San Giuseppe Vesuviano (Napoli) per la manifestazione nazionale lanciata dal movimento dei Forconi e da altri gruppi, che annunciano proteste e blocchi in tutta Italia. La decisione, secondo quanto si e’ appreso, e’ scaturita dalla preoccupazione dei sindaci dei due comuni, Luca Capasso (Ottaviano), e Vincenzo Catapano (San Giuseppe Vesuviano), di eventuali blocchi e disordini causati da un gruppo di Forconi vesuviano, che ha annunciato, nei giorni scorsi, presidi nei pressi dello svincolo autostradale A30 a Palma Campania, e sulla strada statale 268 del Vesuvio, proprio allo svincolo di Ottaviano. Il gruppo vesuviano, che si e’ anche incontrato, nelle scorse settimane, con un leader siciliano del movimento dei Forconi, sta invitando, con volantini e sul web, la popolazione locale a fare scorte di cibo e generi di prima necessita’. I due sindaci, quindi, preoccupati da eventuali disagi e disordini, hanno ordinato la chiusura straordinaria delle scuole di ogni ordine e grado dei rispettivi territori.

FERMENTO ANCHE IN PIEMONTE – Diverse decine di presidi in tutta Italia, probabilmente blocchi stradali, quasi tutte le principali citta’ coinvolte in Piemonte. La protesta, prevista per lunedi’ prossimo, che potrebbe saldare autotrasportatori, movimento dei forconi e a cui potrebbero aderire anche i Cobas, sta creando allarme. Questure e prefetture sono allertate anche per il timore di infiltrazioni, diversi negozi non garantiscono l’apertura e affiggono in vetrina il relativo avviso. A Torino denunciano anche qualche intimidazione: ”Ci hanno detto che se apriamo ci sfascano le vetrine”, racconta un commerciante del centro che ovviamente preferisce rimanere anonimo. Nel capoluogo la protesta prevede tre punti di raccolta, alle periferie della citta’, in piazza Derna e in piazza Pitagora, e nella centralissima Piazza Castello. Ad Asti in Piazza Alfieri, e poi Alessandria (piazza della Liberta’), Novara (piazza Matteotti), Verbania (rotonda di Fondotoce), Cuneo, (Corso Dante angolo corso Nizza). Iniziative anche a Vercelli e a Ivrea. I social network sono affollati di messaggi organizzativi e di protesta e sul blog ”Fronte di liberazione dai banchieri” che pubblica la lista aggiornata delle iniziative in tutta Italia, si legge: ”Non piu’ destra, non piu’ sinistra, non piu’ etichette, non piu’ finzioni nominalistiche ma attivita’ mirate a creare le premesse culturali e politiche per una Costituente di Popolo che sia alternativa reale ed organica agli schemi partitici e agli artifici ideologici. Momenti di lotta diretta a colpire le oligarchie di potere per le quali il ‘rito del voto’ costituisce la legittimazione per continuare ad esercitare le loro angherie ai danni del Popolo”. L’ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino commenta: ”Loro hanno motivazioni per protestare. In Finanziaria mancano provvedimenti per le fasce piu’ colpite dalla crisi, pero’ in questo momento di crisi economica, bloccare il paese e’ un ulteriore danno, e soprattutto non bisogna ricorrere alla violenza, blocchi alle persone al trasporto, attacchi alle vetrine dei negozi”.

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