Tassi usurari, la denuncia dell’Unc Calabria: “Le banche sapevano già dal 2001”

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Nonostante il recente abbassamento dei tassi di interesse, il tasso medio italiano si attesta a quota 4,5%, ovvero tra i Paesi dell’Unione Europea con i tassi più alti. “La ripresa economica in Italia non c’è, e per buona parte la responsabilità è delle banche che non concedono mutui o altre forme di finanziamento, né a famiglie né a imprese e quando lo fanno, applicano tassi molto alti rispetto per esempio alla Francia o Germania dove il tasso medio si aggira intorno al 3,5%. Le conseguenze di questi tassi così alti – precisa l’avvocato Saverio Cuoco, responsabile regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria – determinano da una parte l’aumento delle sofferenze bancarie, costringendo le famiglie e le imprese nei rari casi in cui si ottengano dei mutui bancari ad avere enormi difficoltà a restituire i finanziamenti, dall’altra a superare facilmente il tasso soglia di usura applicato dalle banche. Su tale aspetto la recente sentenza della Cassazione n° 350/2013 definita rivoluzionaria, ha condannato il comportamento scorretto di alcune banche che, con l’applicazione di tassi usurai, hanno messo in difficoltà le famiglie costrette a volte a vendere la propria casa all’asta perché in ritardo sui pagamenti delle rate”. “Sia ben chiaro con tale sentenza, non si annulla il contratto di mutuo nel suo aspetto complessivo, ma solo gli accordi inerenti gli interessi – prosegue l’avvocato Saverio Cuoco – il che non è di poco conto, perché, come si legge nella sentenza citata 350/2013, «si intendono usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi sono promessi o comunque convenuti, a qualunque titolo, quindi anche a titolo di interessi moratori». Ciò significa che, se le banche hanno applicato tassi superiori alla soglia imposta dai limiti di legge, i contratti di mutui stipulati in seguito alla legge antiusura del 96 potranno essere rivisti sulla base di questa sentenza. I cittadini e le imprese potranno così richiedere l’annullamento degli interessi sui contratti dei mutui e, se avviate, il blocco delle relative procedure giudiziarie in seguito al mancato pagamento delle rate. A chi ha stipulato un mutuo conviene rivedere la documentazione e verificare il corretto comportamento della banca che è tenuta alla restituzione delle somme percepite in modo indebito. Inoltre la restituzione può essere retroattiva mentre c’è la prescrizione solo se il rapporto con la banca è terminato da oltre 10 anni. Nella recente sentenza, i giudici hanno stabilito che «per calcolare se si è in presenza o meno di tassi usurari nei contratti siglati con banche e società, devono essere conteggiati anche gli interessi di mora». Su tale aspetto l’Unione Nazionale Consumatori Calabria ha reperito un importante documento dell’ABI datato 2001che dimostra in maniera inconfutabile che le banche sin da quell’anno erano state informate che gli interessi moratori dovevano essere contemplati ai fini della determinazione del tasso complessivo, nel raggiungimento della soglia usuraria, quindi tale documento anticipa di 12 anni la decisione della recente sentenza della Cassazione, ma aspetto ben più grave e che le banche pur sapendo, hanno continuato con dolo ad applicare interessi moratori che in aggiunta agli altri hanno determinato tassi usurari. Stesso discorso vale per i contratti di conto corrente, in cui le banche, in quanto informate da una circolare della Banca d’Italia del 2 dicembre 2005, non potevano non sapere che le commissioni di massimo scoperto dovevano essere comprese nel calcolo del tasso usurario. Le banche invece a quel tempo, si erano dotate di un programma di calcolo dell’usura erroneo (CMS, valute fittizie, tasso di mora, ecc. non erano compresi nel calcolo degli interessi) e dunque non è raro il fenomeno dell’usura bancaria. Grazie alla convenzione intervenuta tra l’Unione Nazionale Consumatori Calabria e la società SDL Centrostudi società leader nel settore, (visibile anche sul sito di tale associazione www.sdlcentrostudi.it), chiunque abbia un fido con la propria banca, un mutuo ultradecennale, un contratto di leasing o perfino una cartella esattoriale esosa e ha la sensazione che non siano state rispettate le norme di legge, può ottenere dall’UNC Calabria, una pre-analisi gratuita dei propri contratti bancari e/o finanziari, finalizzata alla verifica del puntuale rispetto della vigente normativa in materia, permettendo così l’avvio di una procedura di richiesta di restituzione di quanto è stato indebitamente versato in più agli istituti di credito. Chiamata in causa direttamente su tale argomento dall’Unione Nazionale Consumatori Calabria, la Banca d’Italia, che stabilisce i tassi che devono essere rispettati dalle banche, rimanendo laconica afferma: “la Banca d’Italia presta la massima attenzione alle problematiche connesse al fenomeno dell’usura, fornisce collaborazione alle Autorità impegnate nella prevenzione e repressione di comportamenti illegali, ed è costantemente impegnata a sensibilizzare gli intermediari circa il rispetto delle vigenti disposizioni in materia, mentre rispetto alle singole posizioni contrattuali, non rientra fra le competenze di questo Istituto, la risoluzione di eventuali controversie essendo la verifica dell’usurarietà dei tassi applicati e le conseguenti valutazioni di carattere civile e/o penale rimesse esclusivamente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria”.

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