Riaperto ieri il porto di Tremestieri (Me) e le ferrovie pensano a un piano alternativo

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APPTREMESTIERI
Ieri mattina sono iniziate le verifiche intorno alle 10. I piloti del porto si sono messi a lavoro per capire se ci fossero le condizioni per riprendere la navigazione da e verso la Calabria. I parametri minimi ci sono: 5 metri – 5 metri e mezzo la profondità e almeno 50 metri la larghezza della apertura che consente alle bidirezionali di attraccare.

Dunque è stata data la conferma anche alla Capitaneria di Porto. Fortunatamente nessun danno è stato registrato nel cantiere della ditta Scuttari, operativo da due anni per la posa di 60 pali sui fondali, propedeutici per la realizzazione della nuova barriera protettiva del bacino. I lavori dovrebbero essere completati entro la fine di quest’anno. In tal modo sarà fruibile anche il secondo scivolo.

Ma l’ordinanza dirigenziale è ancora in vigore: in condizioni meteo marine buone è vietato ai mezzi pesanti di entrare negli imbarchi cittadini, ovvero S. Francesco e stazione marittima. Pare che le ferrovie stiano studiando un modo alternativo per far sì che i mezzi pesanti possano passare. Già da qualche giorno sono stati avviati i lavori per ripristinare la biglietteria di S. Raineri e per consentire l’ingresso dei mezzi pesanti da un varco che dalla zona falcata arriva alla prima invasatura.

 Gli operatori commerciali della stazione marittima verrebbero penalizzati da una decisione del genere. Inoltre il piano delle ferrovie porterebbe altri Tir attraverso la via La Farina e il cavalcavia, proprio dopo aver offerto al comune la propria collaborazione per evitare il passaggio di mezzi pesanti dal centro cittadino.

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