“In relazione all’audizione dei vertici di Fincalabra – scrive Chizzoniti – estesa alle Segreterie regionali sindacali nella seduta del 25 novembre scorso, con riferimento alle tenebrose vicende societarie di Calabria It. Srl, si chiede che le signorie in indirizzo illuminino le numerose zone d’ombra clamorosamente emerse nel corso della predetta audizione affrontando la fondatezza o meno dei quesiti che seguono:
1) l’interruzione dei rapporti di lavoro con successiva riassunzione è possibile – vista la disciplina di cui all’art. 4 comma 9 del D.L. n. 95/2012 convertito in L. 135/2012 art. 18 commi 2 e 2bis del D.L. n. 112/2008 – che prevede che le società controllate direttamente o indirettamente dalle Pubbliche Amministrazioni applichino i divieti e/o limiti alle assunzioni previste per le amministrazioni controllanti?
2) Il presunto piano industriale predisposto da Fincalabra prevede la costituzione di nuove società: ciò è possibile oppure è in contrasto con quanto disposto dalla Legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 “Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità” che dispone la chiusura delle società già in essere, e con quanto disposto dalla Legge regionale 27 dicembre 2012, n. 69, (Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2013) che dispone il contenimento della spesa pubblica nell’ottica della spending review?