Reggio, nasce il Comitato Civico Saracinello, una nuova arma per la tutela dei cittadini

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Di seguito una nota trasmessa dal Comitato Civico Saracinello.

La città di Reggio Calabria, sta vivendo, forse, il più brutto periodo della sua storia. Il dissesto è dilagante in ogni settore e i servizi primari, che dovrebbero essere garantiti al cittadino, vengono sempre meno. E se nel centro storico della città, forse, ancora, qualcosa scampa alla disastrosa azione governativa, le periferie sono ormai abbandonate a se stesse. Degrado e abbandono sono sempre più evidenti e i cittadini sono ormai esasperati. Le tasse stanno piegando le già esigue economie domestiche delle famiglie, che, comunque, pagano, spesso con sacrifici inimmaginabili, per non incorrere in sanzioni peggiori. Ma nonostante tutto, continuiamo a vedere la più vergognosa incuria di tutti i tempi che ormai sta, letteralmente, devastando la città. Un perpetuo olezzo maleodorante di rifiuti emanato da discariche a cielo aperto, buche enormi come “le fosse delle Marianne” troneggiano dappertutto recando danni ad autoveicoli e persone, ormai incalcolabili. Bordi stradali, cunette e tombini intasati a causa della totale assenza di manutenzione. Per non parlare del trasporto pubblico che, in particolar modo nelle periferie è davvero scandaloso. E poi ci sono le “eterne incompiute” della citta per le quali non basterebbe un intera biblioteca per descriverle. Soldi pubblici, spesi male o addirittura “mai spesi” ed… “io pago…” come un grande saggio sentenziava. Eppure, dal 01 gennaio 2014, Reggio Calabria diventerà, ufficialmente una città “metropolitana”, una città importante quindi, più organizzata, più vivibile, forse… lo si spera tutti. Ma comunque, c’è già chi si sta muovendo per sfuggire a questo “tsunami” di irresponsabilità che sta portando la città alla sfascio ed il rilancio e la riqualificazione nasce proprio dalle periferie ormai completamente abbandonate a se stesso, piegate come un albero attraversato da un tornado. I cittadini si aggregano, perché, si sa, l’unione fa la forza” ed ecco che nascono sempre più fiorenti, i “comitati civici” che, con la loro azione, cercano di mediare con le pubbliche amministrazioni le giuste soluzione affinché i cittadini siano tutelati nei loro diritti. Ed è quello che è successo nel quartiere di Saracinello, uno dei simboli (purtroppo) del degrado di questa città. “Bisogna svegliarsi, bisogna reagire e non subire passivamente tutto quello che ci viene propinato, giusto o sbagliato che sia. Tutto va vagliato, discusso, esaminato e se le cose non sono per come devono essere, allora bisogna armarsi di pazienza e cercare di “proporre” la giusta soluzione” – esordisce così, Antonio Morabito, presidente del neo Comitato Civico Saracinello, ufficialmente costituito da qualche giorno, ma che già tanto ha fatto, dal 2008 ad oggi, come già Comitato Spontaneo per la Tutela di Saracinello. “Siamo purtroppo in una situazione di stallo, imprigionati in un vortice che sembra non avere fine. La popolazione di Saracinello, ci ha voluto affidare, il compito (sicuramente non facile) di trasmettere quelle che sono le loro primarie esigenze e noi faremo di tutto perché si vedano tutelati nei propri diritti”. Non è facile il lavoro che dovranno affrontare i membri del comitato composto altresì dalla vicepresidente dott.ssa Eliana Malara, e dai consiglieri: Orazio Modafferi, dott. Valerio Misefari, arch. Umberto Costa e avv. Paola Mesiano, ma sono fortemente determinati per non deludere le aspettative di tutte quelle persone che hanno voluto credere in loro e nel loro futuro operato. Intanto il comitato preannuncia le prima iniziative che intraprenderà, prime tra tutte: l’istanza di completamento degli svincoli di Malderiti i cui lavori sono fermi da anni, la riqualificazione ambientale e territoriale di Saracinello (richiesta di manutenzione stradale, pulizia di cunette e tombini, la raccolta costante dei rifiuti, ecc…). La realizzazione di una linea di trasporto urbano data dai mezzi pubblici dell’ATAM richiesta e mai concessa dal 2008. Il reperimento di un’area da allestire come parco giochi per i bambini del posto che, ancora oggi, nel 2013, non hanno un posto dove poter giocare tranquillamente lontani dai pericoli della strada e, anche come rappresentanti di una grossa fetta della comunità religiosa di San Giovanni Bosco, cercheranno di venire a capo alla vicenda del mancato inizio dei lavori di una importantissima opera di notevole valenza sia religiosa, che sociale e culturale riconosciuta come “Complesso Parrocchiale di San Giovanni Bosco”, per cui, tra l’altro, è stato chiesto un incontro con S.E. Giuseppe Fiorini Morosini, neo arcivescovo metropolita di Reggio-Bova. Tutto questo e tanto altro ancora si farà per dare un nuovo futuro alla nostra città partendo dalle periferie che diventano così le parti più attive della stessa.

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