Reggio: al Planetario Pythagoras la scrittrice Eva Clesis presenterà il suo ultimo libro “Parole Sante”

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planetarioOggi, martedì 12 novembre 2013 alle ore 21.00, al Planetario provinciale Pythagoras di Reggio Calabria la scrittrice Eva Clesis presenterà il suo ultimo libro: “Parole Sante”.

Eva Clesis è nata nel 1980 a Bari e scrive con uno pseudonimo dietro cui l’aneddotica si spreca.

Le menti migliori di questo Paese perdono a tutt’oggi il sonno cercando di scoprirne le origini, voci di corridoio lasciano serpeggiare il dubbio che le storielle della Clesis sul suo pseudonimo siano inventate di sana pianta.

La scrittrice dichiara di amare sicuramente il non senso, il grottesco, e il tutto, aggiungiamo noi, con uno stile umoristico e scorrevole.

Prima di questo libro ha pubblicato: A cena con Lolita, Guardrail, 101 Motivi per cui…, E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco.

Parole sante è il suo ultimo  romanzo pubblicato dalla casa editrice Perdisa Pop.

È una storia dal sapore noir che alterna elementi di humour ad altri drammatici.

Il libro è stato recensito su Repubblica, il 24/02/2013, dalla giornalista Alessandra Rota; su Tempostretto, a firma del giornalista Francesco Musolino; altre segnalazioni a firma di Mirko Giacchetti su Nero Cafè; a firma di Cecilia Lavopa nel suo blog, Contorni di noir; sul sito Varese Noir. Gian Paolo Serino nei suoi consigli di lettura parla di Parole sante nella trasmissione Stile Libero di Radio 101; sul Corriere del Mezzogiorno, grazie a Giusi Alessandra Falco, che recensisce Parole sante il 3/03/2013.

La trama è quanto mai avvincente… Lucia Magnano, detta Lina, è un’anziana vedova e fervente cattolica: vive in una villa antica e bellissima del piccolo e immaginario paese salentino di Comasia. Il suo defunto marito è stato sindaco di Comasia trent’anni prima, ma negli anni la donna ha dilapidato il patrimonio in donazioni e attività per conto della chiesa locale.

Lucia “Lina” Magnano, infatti, ha una religiosità tutta sua, che maschera una profonda amarezza e un certo risentimento: apparentemente delicata e riservata vecchietta, conosce a menadito le storie dei suoi compaesani e i loro panni sporchi, giudicandoli dall’alto del suo spirito pio.

In più di un’occasione, è bastata una scortesia o una frase non proprio ortodossa da parte di qualcuno a farle giungere le mani di nascosto, stringere il rosario sul petto e pregare Dio di infliggere una punizione al malcapitato: dal mal di pancia al fulmine al cancro.

Ma non ve la raccontiamo tutta… vi aspettiamo al Planetario.

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