Il 21 ottobre scorso, il Tribunale di Vibo Valentia aveva quindi accolto la richiesta di incandidabilita’ avanzata dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura vibonese nei confronti di Romano Loielo e dell’ex vicesindaco Romolo Tassone. Nell’operazione “Crimine” del luglio 2010 della Dda di Reggio Calabria sono stati infatti condannati per associazione mafiosa (è ancora pendente il processo d’appello) Rocco Tassone a 13 anni, e Damiano Tassone a 5 anni e mezzo, rispettivamente padre e cugino dell’ex vicesindaco. Il verdetto sull’incandidabilità, non essendo definitivo, ha però permesso a Romano Loielo di ricandidarsi ed ora rivincere le elezioni. Nei suoi confronti, in attesa del verdetto d’appello sull’incandidabilità, pende inoltre una richiesta di rinvio a giudizio, unitamente agli ex assessori, avanzata dalla Procura di Vibo per i reati di abuso d’ufficio e falso.
Nardodipace (VV), rivince il sindaco incandidabile
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