Messina, Osservatorio ‘Lucia Natoli’: “poca trasparenza nell’individuazione del garante per i diritti dell’infanzia”

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I componenti del direttivo dell‘Osservatorio “Lucia Natoli”; Saro Visicaro, Ennio Marino, Maria Luisa Pino, Umberto De Angelis e Nino De Lorenzo, attraverso una nota che proponiamo integralmente chiedono un incontro con il presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, e i capigruppo consiliari per rendere visibile, trasparente e adeguata agli interessi dei minori, l’individuazione del Garante.

Il Consiglio comunale di Messina con diciannove voti favorevoli, due astenuti e nessuno contrario, nell’agosto del 2012 approvò il provvedimento di istituzione del Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza. L’Osservatorio “Lucia Natoli” espresse allora compiacimento per la positiva conclusione di una lunga lotta condotta per anni in solitudine. Con quell’atto il Comune di Messina avrebbe potuto avviare finalmente strategie adeguate per i Minori della nostra Città.

Dopo oltre 15 mesi i rappresentanti dell’istituzione di Palazzo Zanca non non sono riusciti ancora ad individuare una persona adeguata e competente per rendere operativo un servizio indispensabile alla definizione di politiche per i giovani. E quanto lo sia necessario lo dimostrano i fatti che quotidianamente si riscontrano nel mondo dei minori.

Il 24 gennaio 2013 era stato pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Messina l’avviso, predisposto dal dipartimento sociale di palazzo Zanca, per la presentazione delle candidature. Il bando chiariva che non potevano partecipare coloro i quali, durante il periodo di nomina, rivestissero il ruolo di amministratore o dipendente del Comune o di aziende partecipate, o elettivo in partiti, sindacati, associazioni, ordini professionali ed in qualsiasi organismo che svolga attività nel settore dell’infanzia.

Non si sono però, vergognosamente, mai conosciuti ufficialmente i nomi di coloro che hanno presentato regolare domanda. Magari se ne sono sussurrati soltanto alcuni. Così come si è sentito parlare di una prima riapertura dei termini di partecipazione e poi di una seconda riapertura. Tutto,come sempre,nella massima opacità.

E sarebbe questo l’esempio e il modo di pensare al futuro e alla tutela dei giovani?

Il 26 settembre 2013 la consigliera Daniela Faranda si rivolse direttamente alla presidente Emilia Barrile ed agli altri consiglieri comunali, chiedendo “grande attenzione nel prendere in esame le istanze dei candidati” ( quali?) ritenendo necessaria “una celere ma seria ed accurata riflessione, se necessario anche attraverso la ridefinizione dei criteri di nomina.

L’Osservatorio “Lucia Natoli” chiede un incontro urgente alla presidente del Consiglio Comunale e ai capigruppo consiliari per rendere visibile,trasparente,e adeguata agli interessi dei minori, l’individuazione del Garante.

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