Messina, i migranti lasciano il Palanebiolo: la toccante storia di Salayaman, promettente rugbista

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salayamanSalayaman è un giovane ghanese di 26 anni. Ha lasciato la propria terra di origine per tentare di trovare fortuna in Occidente. Poi, il Centro di Prima accoglienza di Lampedusa ha acceso uno spiraglio: il trasferimento a Messina. Salayaman fa parte di quelle persone che ora devono lasciare il Palanebiolo, che torna nelle mani dell’Università di Messina. Ieri sera una cinquantina di migranti hanno lasciato la struttura, dopo i trenta  trasferiti nello Sprar di Guidonia. La storia di Salayaman, però, ci emoziona particolarmente. Il ragazzo, durante la sua permanenza in città, ha avuto la possibilità di sostenere un provino con l’Amatori Rugby. I dirigenti, gli allenatori e i compagni di squadra hanno potuto constatare il talento di Salayaman e la sua predisposizione al gioco di squadra. Una squadra che lo vorrebbe tenere con sè, quando il giovane riuscirà a ottenere lo status di rifugiato. Peccato, però, che Salayaman faccia parte di quelle persone che devono lasciare la città. Messina rappresentava per lui il sogno: avrebbe svolto qualsiasi tipo di lavoro e, soprattutto, avrebbe potuto giocare a rugby. Ora, forse, dovrà rinunciare a tutto questo, senza sapere quale sarà la sua prossima destinazione. Ai migranti, infatti, non viene riferito il luogo in cui verranno trasferiti. Forse Salayaman andrà a Foggia. Ma del suo sogno cosa rimarrà? Delle sue speranze, quelle che ognuno di noi ripone nel futuro quando si ha una passione vera come la sua. Perchè il sogno di Salayaman non è meno importante dei nostri, ma, contro la sua volontà, molto probabilmente, il 26enne ghanese dovrà andare via. Il passo verso l’indifferenza è breve.

 

 

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