Mafia: trovati i fratelli Mignacca, uno dei due si suicida durante il blitz. La ricostruzione

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Un blitz dei carabinieri del Gis in un covo nelle campagne di Lentini dove si nascondevano due latitanti, esponenti di spicco del clan mafioso dei Tortoriciani, si e’ concluso stamani con l’arresto di Calogero Mignacca mentre il fratello Vincenzino si e’ suicidato con un colpo di pistola alla tempia. L’operazione e’ stata condotta dai reparti operativi del Gis di Messina e Catania, coordinati dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Messina. Calogero e Vincenzino Mignacca, rispettivamente di 41 e 45 anni, boss del clan mafioso di Tortorici, un paese del messinese sui Monti Nebrodi, sono stati condannati all’ergastolo con sentenze definitive per associazione mafiosa, omicidi, rapine, estorsioni ed altri reati. I carabinieri dei Gruppi di intervento speciale, dopo avere circondato il casolare di campagna dove si nascondevano i due latitanti, hanno piu’ volte intimato loro di arrendersi prima di fare irruzione nel covo sfondando la porta di ingresso e immobilizzando Calogero Mignacca che era in possesso di una pistola. Il fratello Vincenzino, che si trovava in un’altra stanza, alla vista dei militari coperti dagli scudi protettivi si e’ sparato un colpo di pistola alla tempia.

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